Dal 21 al 31 gennaio 2017 nelle nostre comunità metteremo al centro il tema dell'educazione e coinvolgeremo le comunità educanti per vivere percorsi che diano valore al servizio educativo e nuove motivazioni all'importanza dell'annuncio del Vangelo mentre si educa nella comunità cristiana. La Settimana dell'educazione quest'anno è occasione propizia perchè pensando a chi e a come si educa ci si prepari alla Visita di Papa Francesco alla nostra Diocesi.


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La Visita di Papa Francesco alla Diocesi di Milano che avverrà il prossimo 25 marzo non può non essere preparata, soprattutto da quella parte viva del popolo ambrosiano che sono le comunità educanti, formate da tutti coloro che fanno della loro missione educativa un servizio sia alla comunità sia soprattutto alle giovani generazioni, con uno sguardo di condivisione verso le famiglie e le altre agenzie educative, affinché la crescita dei ragazzi e dei giovani sia il più possibile armonica e integrale e possa accogliere germi di Vangelo che conducano alla maturità della vita e della fede.

 

La Settimana dell’educazione 2017 non può che rivolgere lo sguardo al cuore del magistero di Papa Francesco. Proponiamo che, in essa, nei giorni che vanno dal 21 al 31 gennaio 2017, si possa approfondire il più possibile uno dei testi magisteriali più importanti del Papa: l’esortazione apostolica Evangelii Gaudium.

Confrontandoci con le parole del Santo Padre, potremo riscoprire «La gioia di evangelizzare» come elemento chiave di un’educazione che sia centrata sul Vangelo e sia vissuta con entusiasmo e dedizione. È lo stesso Papa Francesco che, in occasione del Convegno di Firenze del novembre 2015, ha chiesto esplicitamente alla Chiesa italiana «un approfondimento della Evangelii Gaudium, per trarre da essa criteri pratici e per attuare le sue disposizioni». Vorremmo che la Settimana dell’educazione sia una delle opportunità per rispondere, in spirito di obbedienza, a questa sua richiesta, in vista di un incontro che ci vedrà tutti in cammino per accogliere il Successore di Pietro a Milano.

 

La proposta è sul territorio

La Settimana dell’educazione come ogni anno è da progettare, costruire e programmare sul territorio, secondo i bisogni, le esigenze e le risorse della comunità. Le parrocchie, le comunità pastorali e i decanati sanno che la Diocesi è chiamata in quei «dieci giorni», che vanno dalla memoria di sant’Agnese, martire dodicenne, alla memoria di san Giovanni Bosco, «padre e maestro della gioventù», a mettere al centro il tema dell’educazione e a coinvolgere gli educatori, non solo in ambito ecclesiale, in percorsi di formazione, confronto e spiritualità.

 

Il tema

Il tema che proponiamo «La gioia di evangelizzare – educare nello stile dell’Evangelii Gaudium» vuole mettere in relazione gli educatori con il pontificato di Papa Francesco e con il suo «stile» pastorale che ritroveremo nella sua visita a Milano. Ma ancora di più il confronto con questo Papa, attraverso la lettura del testo che ne delinea il magistero pastorale, vuole essere un invito a ritrovare le motivazioni che mettono in relazione il nostro servizio educativo con l’annuncio del Vangelo e a ridisegnare una spiritualità in cui ciascuno riscopra che è il Signore Gesù – e l’essenzialità del suo messaggio – ciò che deve orientare le nostre azioni e le nostre scelte. L’Evangelii Gaudium ci invita a rimettere a posto le priorità del nostro essere «discepoli del Signore» in stretta sintonia con il nostro essere «missionari», così da definirci ed essere «discepoli-missionari» insieme, là dove viviamo e nella situazione in cui stiamo, in riferimento soprattutto al nostro ruolo all’interno della comunità cristiana e quindi della Chiesa.

 

 

Le azioni

Invitiamo le comunità a strutturare la Settimana dell’educazione perché ci siano tutte queste dimensioni: la preghiera, la celebrazione, la riflessione, il confronto, la condivisione.
La preghiera può essere vissuta ogni giorno nella forma personale. Per questo sarà a disposizione il libretto «Pieni di gioia. Educatori alla scuola dell’Evangelii Gaudium» (ed. Centro ambrosiano). Non possono mancare momenti di preghiera in cui ci si ritrova insieme come comunità educante, come ad esempio l’Adorazione eucaristica o l’ascolto e il commento comunitario della Parola di Dio.
È importante che si possa convocare gli educatori per celebrare insieme l’eucaristia. La Messa potrebbe essere l’occasione in cui rinnovare il Mandato educativo secondo lo schema già proposto per l’inizio dell’anno oratoriano (un rinnovo che dà nuovo slancio a metà dell’anno pastorale e all’inizio dell’anno civile).
I momenti di confronto e di condivisione possono prevedere di mettere a tema alcuni punti salienti dell’Evangelii Gaudium, perché ispirino scelte e cammini nell’ambito della propria realtà educativa e decisioni personali che ci rendano capaci di educare evangelizzando e viceversa, in relazione ai ragazzi che ci sono affidati e alle famiglie con cui allearsi perché si riconoscano come primo «soggetto di evangelizzazione». Non manchino circostanze in cui ritrovarsi semplicemente per fare festa e gustare insieme la gioia di essere comunità educante.
Durante la Settimana dell’educazione si possono coinvolgere in particolare i genitori per una riflessione su questo tema che è stato ripreso dal nostro Arcivescovo nelle Indicazioni pastorali di quest’anno (cfr. pp. 18-20 o anche in Educarsi al pensiero di Cristo pp. 60-65) e che trova nell’Evangelii Gaudium lo stile perché sia davvero una strada praticabile, quella per cui la famiglia diventa «soggetto di evangelizzazione» e non semplicemente «oggetto» di una pastorale.

 

 

La gioia…

«La gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù» (Evangelii Gaudium n. 1). Papa Francesco ci dice come non ci possa essere annuncio del Vangelo senza gioia. Lo stesso possiamo dire affermando che non può mancare la gioia nel cuore di chi educa. La gioia è un dono da ricercare ed è una condizione del cuore da richiedere nella preghiera. «È la gioia che si vive tra le piccole cose della vita quotidiana, come risposta all’invito affettuoso di Dio nostro Padre: “Figlio, per quanto ti è possibile, tràttati bene … Non privarti di un giorno felice” (Sir 14,11.14)» (EG n. 4). È la gioia che ci chiede di accantonare «uno stile di Quaresima senza Pasqua». Una gioia che diventa palpabile proprio assumendo la sfida dell’evangelizzazione come primaria per la propria vita e per la vita della propria comunità, vincendo  il rischio dell’«accidia egoista» (cfr. EG n. 81-83) e scegliendo di essere sempre più «missionari», «in una costante uscita verso le periferie del proprio territorio o verso i nuovi ambiti socio-culturali» (EG n. 30).

I nostri ragazzi hanno bisogno di incontrare il volto di questa gioia cristiana nel nostro volto di educatori e nella relazione fraterna e gioiosa che si può realizzare in una comunità educante.

 

…di evangelizzare

Il mandato educativo diventa nell’Evangelii Gaudium un «mandato missionario», in cui «prendere molto sul serio ogni persona e il progetto che il Signore ha su di essa. Ciascun essere umano ha sempre di più bisogno di Cristo, e l’evangelizzazione non dovrebbe consentire che qualcuno si accontenti di poco, ma che possa dire pienamente: “Non vivo più io, ma Cristo vive in me” (Gal 2,20)» (EG n. 160). Le comunità educanti sono dunque chiamate durante questa Settimana dell’educazione, a interrogarsi su che cosa sia essenziale trasmettere alle nuove generazioni perché esse possano accogliere il Vangelo e farlo diventare criterio di ogni scelta. Per tale ragione evangelizzare significa accompagnamento personale e riferimento costante alla Parola di Dio (cfr. EG nn. 160-175).

Possiamo chiederci se la nostra comunità educante sia «comunità di discepoli missionari che prendono l’iniziativa, che si coinvolgono, che accompagnano, che fruttificano e festeggiano» (EG n. 24) facendo parte così di una Chiesa che è davvero «in uscita», che si fa carico delle nuove sfide dell’educazione, che tiene conto della vita concreta delle persone e si fa promotrice di nuova umanità, facendosi carico innanzitutto di ogni forma di povertà.

Gli educatori potranno interrogarsi insieme su come educare autenticamente al bene comune e alla pace, facendo riferimento ai quattro principi che Papa Francesco presenta nell’Evangelii Gaudium pensando alla «costruzione di un popolo in pace, giustizia e fraternità» (cfr. EG n. 221-237).

Un’altra pista di riflessione che può aiutare le comunità educanti, in una riflessione comune, è la sezione dell’Evangelii Gaudium in cui viene presentato lo stile degli «evangelizzatori con Spirito», cioè il capitolo quinto dell’esortazione, che dà nuovo impulso alla missione che ciascuno di noi è chiamato a realizzare nel Popolo di Dio.

 

I nostri 1000 oratori con Papa Francesco

La Settimana dell’educazione può anche avere una valenza organizzativa e di promozione per preparare concretamente la partecipazione alla Visita di Papa Francesco nella Diocesi ambrosiana il prossimo 25 marzo.

I protagonisti del coinvolgimento dei ragazzi e delle famiglie sono proprio i catechisti, gli educatori e le comunità educanti che dovranno trovare il modo perché ogni fascia d’età possa vivere in prima persona e in gruppo questa giornata magnifica che ci farà incontrare con il Successore di Pietro.

Gli educatori, ritrovandosi, si faranno carico di rendere presente al Santo Padre la vita e la vitalità dei nostri 1000 oratori. Con gli animatori si possono trovare forme di avvicinamento all’evento dell’Incontro con Papa Francesco e si organizzerà la partecipazione secondo le modalità fornite dall’organizzazione diocesana.

L’indicazione consiste in:

invitare tutti i ragazzi della Cresima (sia i Cresimandi 2017 sia i Cresimati 2016) all’Incontro con Papa Francesco allo Stadio Meazza, coinvolgendo anche catechisti, padrini e madrine, genitori. Per le modalità di partecipazione clicca qui

invitare tutte le altre fasce d’età (bambini e ragazzi dell’Iniziazione cristiana, quattordicenni, adolescenti, 18enni e giovani) con gli educatori e le loro famiglie alla S. Messa di popolo che si terrà alle ore 15 con Papa Francesco al Parco di Monza, dove vorremmo rendere presente la vitalità dei nostri 1000 oratori. Per le modalità di partecipazione clicca qui

Tutte le informazioni sono a disposizione su www.papamilano2017.it

 

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