Mettiamo a disposizione dei gruppi giovani della Diocesi del materiale per riprendere e approfondire il secondo dialogo della fede tenutosi giovedì 14 febbraio presso l'Aeroporto della Malpensa.


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I materiali di approfondimento

Possiamo raccogliere il percorso che si è sviluppato durante il secondo dialogo tra i giovani e l’Arcivescovo Angelo Scola attorno alla categoria del viaggio. L’aeroporto di Malpensa, luogo scelto per questo secondo incontro, è assimilabile al mondo giovanile: la dinamicità di una vita piena di energie e insieme la difficoltà dell’incertezza sul proprio futuro che ne offusca il destino; il confronto con tanti stili di vita e culture diverse, ma anche lo smarrimento nel relativismo contemporaneo; la bellezza di incontrare e conoscere mondi nuovi e la fatica di non trovare una casa dove mettere radici.

Il viaggio dunque diventa icona e traccia per approfondire il dialogo vissuto.

Anzitutto rispetto al viaggio è fondamentale precisare la destinazione; questo fa la differenza tra l’essere vagabondi o pellegrini. La Bibbia racconta di tanti personaggi che si sono messi in cammino; anche la letteratura recente (cfr Kerouac e Mc Carthy) utilizza l’immagine del viaggio per descrivere i desideri e le ansie della generazione presente… la domanda radicale diviene: «Dove andiamo? Quale destino intravediamo?».

C’è una via precisa che Gesù ha percorso nel suo pellegrinaggio terreno, la via della croce, la “Via Crucis”. Il suo viaggio mostra come il desiderio di Dio di amarci assuma la forma del dono, la forma della croce. Possiamo chiamare croce il dolore del mondo? In che senso il dolore, la sofferenza possono trovare una spiegazione nella croce di Cristo? Nella prospettiva “vertiginosa” della croce posso dire come Massimo il Confessore: Anch’io, infatti, dico di avere il pensiero di Cristo, che pensa secondo Lui e pensa Lui attraverso tutte cose.

Lungo la via, nel nostro viaggio, possiamo accogliere due appelli:

Il Signore invita la nostra libertà ad assumere una forma precisa, a giocarsi nella storia per amare ed essere amati. La vita stessa è vocazione e la nostra libertà non può esistere se non in risposta ad una interpellanza.

Anche i poveri ci interpellano: «Stai con gli ultimi, saranno loro che ti porteranno in paradiso». Questo è l’antidoto contro il nemico di sempre: “Narciso”.

È possibile rivedere il video e leggere il testo scritto dell’intera serata.
 

I materiali di approfondimento

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