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Sirio 01 - 10 novembre 2024
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Dal 9 gennaio

All’Out Off l’Amleto di Loris

In scena in prima nazionale il capolavoro di Shakespeare nell’allestimento che il regista ha ideato dopo una lunga riflessione sul testo

27 Dicembre 2012

Dal 9 gennaio al 10 febbraio 2013, al Teatro Out Off di Milano (via Mac Mahon 16), va in scena in prima nazionale Amleto, di William Shakespeare, nella traduzione di Cesare Garboli, con la regia di Lorenzo Loris. Tra gli interpreti, oltre allo stesso Loris, Mario Sala, Alessandro Tedeschi, Davide Giacometti, Alessandro Marmorini, Sara Drago, Carla Stara e Paolo Dellatorre; scena di Daniela Gardinazzi, costumi di Nicoletta Ceccolini, consulenza musicale di Andrea Mormina, alla batteria e maestro d’armi Alessandro Marmorini, luci di Luca Siola.

«L’Amleto è come una spugna – scriveva Jan Kott -. Basta non stilizzarlo e non rappresentarlo come un pezzo da museo, perché assorba immediatamente tutta la nostra contemporaneità».

Così invece lo descriveva Bertolt Brecht nel suo Piccolo Organon per il Teatro: «…l’azione si svolge in tempo di guerra. Il padre di Amleto, re di Danimarca, ha ucciso durante una vittoriosa guerra di conquista il re di Norvegia. Mentre il figlio di costui, Fortebraccio, si prepara a una nuova guerra, il re danese viene a sua volta ucciso (…) dal proprio fratello. I fratelli dei re morti, divenuti re, rinunciano a farsi guerra, e le truppe norvegesi che stanno muovendo contro la Polonia hanno il permesso di attraversare il territorio danese. Proprio in questo tempo, lo spirito del bellicoso padre chiama il giovane Amleto perché vendichi il delitto di cui egli è stato vittima. Dopo lunghe esitazioni se rispondere o no col sangue al sangue, e quasi sul punto di espatriare, Amleto incontra in riva al mare il giovane Fortebraccio che si accinge appunto a muovere contro la Polonia con le sue truppe. Sotto l’effetto di questo marziale esempio, Amleto torna indietro e con barbara carneficina uccide lo zio, la madre e se stesso, lasciando la Danimarca in mano ai Norvegesi…».

Dal 1989, quando partecipò allo storico Amleto storico di Carlo Cecchi al Festival di Spoleto, per cui venne realizzata la straordinaria traduzione di Cesare Garboli, Lorenzo Loris ha più volte rimandato il tentativo di misurarsi con il grande testo del Bardo. Nel frattempo gli anni sono passati. Il personaggio di Amleto che via via era stato immaginato ha finito per diventare anacronistico. A forza di crogiolarsi nel dubbio (dell’essere o non essere) si è ridotto a non agire mai. Ora è il più vecchio di tutti e in più ha mancato la sua funzione rivoluzionaria. E intanto la situazione socio-politica è sempre più magmatica…

Una produzione Teatro Out Off con il contributo di Next, Regione Lombardia – Istruzione, Formazione e Cultura.
Spettacolo inserito in Invito a Teatro: orari, da martedì a sabato ore 20.45; domenica ore 16.
Info: tel. 02.34532140 – info@teatrooutoff.it – www.teatrooutoff.it

Il regista

Lorenzo Loris, regista stabile della compagnia Out Off, dopo essersi diplomato alla Scuola del Piccolo Teatro e aver frequentato un periodo di apprendistato con maestri quali Carlo Cecchi e Luca Ronconi, ha realizzato un originale percorso attraverso la drammaturgia contemporanea e del Novecento: da Boris Vian a Tennessee Williams, da Joe Orton a Lars Noren, da Thomas Bernhard a Bertolt Brecht, per arrivare ai contemporanei. Negli ultimi anni ha sviluppato un confronto sempre più serrato con i massimi esponenti del Novecento (Genet, Beckett, Miller, Pinter, Testori, Gadda, Durrenmatt), affrontando anche i grandi autori del passato (Maeterlinck, Marivaux, Goldoni, Ibsen). Nel 2011 ha ricevuto il “Premio della Critica 2011” per la regia de Il guardiano di Pinter.