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Csi, Valori presidente lombardo

A Bergamo l'assemblea elettiva regionale ha scelto il dirigente milanese quale successore di Eugenio Taglietti

20 Novembre 2008

24/11/2008

di Moreno GUSSONI

Ieri a Bergamo il bresciano Eugenio Taglietti ha ceduto il timone del Csi Lombardia al suo vice milanese Giuseppe Valori, aderente al Csi dal 1977, che ha ricoperto vari ruoli e che ha lavorato anche con l’attuale presidente nazionale Massimo Achini.

Emozionato per l’investitura alla guida del Csi lombardo, Valori ha mostrato subito idee chiarissime sul futuro quadriennio dell’ente di promozione sportiva, affermando che «la nuova presidenza regionale lavorerà nel segno della continuità e dell’innovazione, seguendo le strade già tracciate nel passato quadriennio e coordinandosi con il cammino nazionale guidato dall’amico Massimo Achini». A conferma dell’identità di vedute con Achini, nel suo intervento assembleare Valori ha più volte sottolineato che «occorre saper volare alto, saper pensare progetti coraggiosi e fare di tutto per tradurli nella quotidianità sportiva e associativa».

Sul fronte della crescita del 10%, poi, Valori non si è sottratto alle richieste del Csi nazionale. «I nostri numeri regionali sono già buoni – ha detto -, ma noi abbiamo l’obbligo, avendo espresso il presidente nazionale, di crescere del 10% e, se possibile, di fare anche di più. Perché la Lombardia è, da sempre, una regione trainante dell’intera associazione del Csi che trova nel mondo oratoriano il suo fondamento e che ha nella cura della crescita complessiva dei ragazzi e delle ragazze la sua mission».

Secondo il neo presidente, il Csi Lombardia deve guardare ancor più alla scuola e alle donne. Per Valori, infatti, la scuola non rappresenta solo un luogo ove si propone educazione, ma soprattutto una realtà con cui è indispensabile interloquire per pensare a progetti rivolti ai ragazzi che ne agevolino la crescita umana e sportiva, anche attraverso proposte ludiche e competitive. Non si è nascosto le difficoltà, Valori, ma ha rimarcato che «iniziare questo percorso sarebbe già un grande risultato». Sul fronte scolastico, quindi, occorre sensibilizzare le altre agenzie educative presenti sul territorio e coinvolgere i dirigenti scolastici, come pure i docenti, motivandoli a una collaborazione finalizzata e sinergica reale.

Sul fronte femminile, poi, Valori ha rimarcato l’importanza del mondo rosa nel Csi. Migliaia sono le ragazze che giocano con il Csi, ma poche quelle che continuano la loro esperienza con altre cariche che permettano loro di realizzarsi con un impegno associativo più completo e appagante. A detta del numero uno del Csi lombardo, il compito dell’associazione è creare i presupposti perché il valore della donna-sportiva-educante emerga sempre più, ricercando percorsi facilitanti e motivanti anche attraverso collaborazioni con altre realtà associative.

Dopo aver detto che il Csi deve puntare a una formazione sempre più di qualità, il presidente ha auspicato la realizzazione di un grande progetto finalizzato a creare nuovi quadri dirigenti. «Per pensare nuovi orizzonti – ha spiegato alla folta platea -, occorre un sereno confronto tra le parti e poi ci vorrà il coraggio di proporre nuovi percorsi, nuove strategie di sensibilizzazione che diano un surplus di qualità alla formazione».

Una sfida per il Csi regionale è anche quella della comunicazione. Un punto definito cruciale da Valori, che ha invitato a identificare e utilizzare nuove forme di comunicazione per trasferire a tutti i Comitati il patrimonio e le esperienze maturati a livello territoriale. «Sogno una comunicazione – ha chiosato – che nasca da ciascun Comitato e che trovi nel Regionale la dovuta cassa di risonanza. Se ciò si realizzasse potremmo essere giustamente fieri e orgogliosi ancor più della nostra associazione. Ma ricordiamoci anche che il modo migliore per realizzare un sogno è svegliarsi e operare per tradurlo in realtà».