Link: https://www.chiesadimilano.it/news/milano-lombardia/sgombero-di-via-quarti-il-parroco-danneggiati-anche-gli-inquilini-regolari-2858588.html
Sirio 15 - 21 dicembre 2025
Radio Marconi cultura
Share

Baggio

Sgombero di via Quarti, il parroco: danneggiati anche gli inquilini “regolari”

Lo sconcerto di don Giuseppe Nichetti per le modalità dell’operazione condotta nelle torri Aler: «Molti hanno allacci abusivi, ma sono rimaste senza luce e gas anche famiglie che pagano l’affitto e hanno diritto di vivere in un contesto civile». Il terzo settore chiede un confronto al Prefetto

di Claudio URBANO

18 Dicembre 2025
Sopralluogo di una delegazione di ALER alle case Popolari di via Quarti in preda al degrado tra occupanti abusivi e invasione di topi (Fotogramma / IPA)

Esprime «sconcerto» don Giuseppe Nichetti, parroco di Sant’Apollinare e Sant’Anselmo a Baggio, per l’intervento di due giorni fa nelle torri di via Quarti. Non per lo sgombero in sé, sottolinea, «ma per le modalità». Martedì pomeriggio con un massiccio intervento delle Forze dell’Ordine è stata eseguita una di quelle che la Prefettura classifica come “Operazioni Interforze Periferie”, per contrastare situazioni di illegalità. Che qui, in queste sette torri Aler che contano 450 appartamenti, sono purtroppo conclamate. I dati dell’operazione parlano di nove appartamenti sgomberati e altri dieci abbandonati spontaneamente, oltre al sequestro di hashish e cocaina. Ma le testimonianze parlano anche di un’iniziativa eseguita senza coinvolgere i Servizi Sociali, e che ha lasciato molti degli inquilini senza elettricità e gas, come ha denunciato il Comune di Milano, chiedendone il ripristino. Nella torre in cui abitano le suore – ovvero le Discepole del Vangelo – su 60 famiglie solo 13 ora hanno l’energia elettrica, gli altri sono senza, fa i conti il parroco. E le famiglie che hanno lo scaldabagno sono rimaste senza acqua calda.

«È vero che in via Quarti molti hanno un allaccio abusivo all’energia elettrica», ammette il parroco, che però denuncia: «Da anni qui si chiedono interventi, si segnala una situazione di illegalità. Io stesso ho incontrato due volte, quest’anno, il presidente di Aler: l’ultima – ricorda – a luglio, insieme agli assessori alla Casa e al Welfare del Comune di Milano». Incontri che il parroco ha richiamato anche nella lettera inviata al Prefetto. Qui, riferisce il parroco, non vengono previsti interventi per migliore le cose perché, argomenta Aler, dopo qualunque intervento segue un danneggiamento. Ma don Nichetti ricorda: «Non si possono considerare solo gli abusivi e quelli che non rispettano gli ambienti; ci sono anche gli inquilini che pagano regolarmente l’affitto, e che hanno diritto di vivere in un contesto civile».

Dopo gli sgomberi e il taglio dell’elettricità, molte delle famiglie hanno trovato “rifugio”, o comunque un riferimento, bussando alle Discepole del Vangelo. In questi frangenti «non possiamo fare molto», spiega don Nichetti, che ieri è comunque stato in via Quarti fino al tardo pomeriggio. Le parrocchie hanno intanto raccolto delle torce, per le famiglie che sono ancora al buio. «Il nostro, spiega il parroco, è soprattutto un lavoro di ascolto». Perché naturalmente, riferisce, molti erano portati a fare le barricate, a cercare lo scontro. «Ho quindi cercato di invitare alla moderazione: non cerchiamo il conflitto, lo scontro. Cerchiamo soluzioni adeguate, naturalmente nella legalità». Ma, osserva il parroco, verso i “disperati” che abitano qui serve una considerazione diversa rispetto a quella dei fondi di investimento che comprano in centro a Milano, e che qui non si vedono.

La lettera al Prefetto

La sospensione «di altre operazioni interforze straordinarie eventualmente previste nei quartieri pubblici della città e delle azioni di sgombero di nuclei familiari in stato di bisogno»; un incontro urgente «al fine di istituire un tavolo cittadino di confronto tra le istituzioni interessate e le realtà di base che a vario titolo operano nei quartieri popolari al fine di tutelare le famiglie più fragili»: sono le richieste che un nutrito gruppo di realtà – tra loro Caritas Ambrosiana, Casa della Carità, Comunità pastorale di sant'Apollinare e sant'Anselmo da Baggio, Comunità di Sant’Egidio, Cooperativa Sociale Farsi Prossimo, Discepole del Vangelo - Via Quarti e parrocchia di San Leonardo Murialdo - formulano in una lettera inviata al prefetto di Milano Claudio Sgaraglia dopo le iniziative delle forze di pubblica sicurezza nei quartieri popolari ERP di San Siro, Giambellino/Lorenteggio e Baggio. «Se l’obiettivo è contrastare la criminalità, tali azioni si dimostrano inefficaci – si legge nella missiva -. Abbiamo assistito a una criminalizzazione indiscriminata di chi vive nei quartieri di case popolari e una gestione del patrimonio residenziale pubblico esclusivamente concepita come controllo securitario, ignorando bisogni e percorsi di chi in questi quartieri ci vive e delle reti del territorio».