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Sirio 09 - 15 dicembre 2024
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21 novembre

Ponte Lambro:
La Nostra Famiglia compie 60 anni

Nel 1954 la prima convenzione con lo Stato italiano. Lo spettacolo teatrale “Una casa per tutti” con la partecipazione di bambini, genitori e operatori

15 Novembre 2014

«Festeggeremo con uno spettacolo teatrale ispirato ai testi del beato Luigi Monza: parteciperanno tutti, bambini, genitori e operatori»: Alda Pellegri, presidente de La Nostra Famiglia, lancia lo spettacolo Una casa per tutti, che si terrà il 21 novembre a Ponte Lambro per festeggiare i 60 anni del Centro.

Ponte Lambro rappresenta l’inizio di una traiettoria che ha guidato la storia della riabilitazione a La Nostra Famiglia e in Italia: nel 1954 infatti venne stipulata la prima convenzione con l’Alto Commissariato per l’Igiene e la Sanità pubblica, denominato in seguito Ministero della Sanità, che riconosceva La Nostra Famiglia di Ponte Lambro quale primo centro di riabilitazione convenzionato con lo Stato italiano. Qui si sono formati i primi terapisti della riabilitazione con innovativi progetti per l’autonomia e la relazione, qui sono arrivati per i trattamenti i primi bambini con patologie motorie molto complesse, che richiedevano attrezzature a quel tempo assolutamente inesistenti in Italia.

Ponte Lambro è stato luogo di formazione, ospitando gli allievi delle Scuole per terapisti della riabilitazione a partire dagli anni Settanta; ha garantito inoltre fin dall’inizio dell’attività l’educazione, che sempre si associa alla riabilitazione rivolta a soggetti in età evolutiva. Infatti alla Scuola Statale interna al Centro si è aggiunta la Scuola dell’Infanzia integrata per i bambini più piccoli; successivamente è nato il nido per i piccolissimi, articolato per progetti sperimentali personalizzati in relazione alle caratteristiche e ai bisogni dei bambini che necessitano di riabilitazione globale precoce e infine si è sviluppato il Progetto “Ponte”, con attività integrata con la Scuola Media del territorio.

L’innovazione è stata una caratteristica che il Centro ha sempre perseguito. Oggi qui ogni giorno 60 operatori prendono in carico minori con disabilità neuromotorie e neuropsichiche, disturbi del linguaggio, disturbi dell’apprendimento, disturbi emozionali e di relazione, disturbi sensoriali e neurosensoriali complessi. Vengono effettuate 20 mila prestazioni ambulatoriali all’anno mentre 90 sono i posti per il ciclo diurno continuo, per soggetti tra i 18 mesi e i 15 anni che presentano quadri neuropsichiatrici complessi per i quali è necessario un intervento intensivo e globale. Vengono seguiti anche adulti con patologie ortopediche o patologie del sistema nervoso.

«A Ponte Lambro deteniamo molti primati: innanzitutto quello di custodire le spoglie del Fondatore, il beato Luigi Monza, di cui quest’anno celebriamo il 60° della morte. Poi siamo il primo centro riconosciuto dallo Stato italiano, sollecitato dalla nostra realtà a riconoscere l’importanza della riabilitazione rivolta alla disabilità in età evolutiva, con le sue complessità e con l’esigenza di cura che i bambini richiedono». Lo spettacolo quindi è dedicato a loro, ai bambini, alcuni dei quali sono diventati ormai grandi ma rimangono affezionati ai primi passi fatti in una casa che forse appare piccola nello spazio, ma che per loro è rimasta grande nel tempo.

Daniela Fusetti nuova Responsabile generale

Mentre a Roma si teneva il Sinodo straordinario sulla famiglia, a Candriai di Trento l'Istituto Secolare delle Piccole Apostole della Carità avviava la propria Assemblea elettiva, conclusasi con l’indicazione del cammino futuro dell’Istituto. A guidare le Piccole Apostole per i prossimi sei anni sarà Daniela Fusetti, in passato responsabile delle giovani di prima formazione e fino a ieri direttrice operativa del Centro La Nostra Famiglia di Sesto San Giovanni. Inoltre i lavori hanno preso in considerazione la vita spirituale delle aderenti all'Istituto e la missione delle Opere, in particolare dell'Opera principale La Nostra Famiglia. Il recente pellegrinaggio a Roma e l'udienza avuta il 1° ottobre con papa Francesco per celebrare 60 anni dalla morte del fondatore, il Beato Luigi Monza, e 10 anni dalla morte della prima presidente dell'Associazione Zaira Spreafico, sono stati un'occasione per riscoprire il carisma di don Monza: la carità rivolta a tutti e la difesa del valore originario e incondizionato di ogni persona, pure in situazioni di estrema diversità e fragilità. Carisma che il Pontefice ha rilanciato nella sua catechesi, affinché «sia un esempio per le famiglie e per quanti hanno responsabilità pubbliche» e che viene testimoniato dalle Piccole Apostole e dagli operatori de La Nostra Famiglia in Italia e negli enti analoghi nei Paesi esteri: Brasile, Ecuador, Sudan, Sud Sudan, Cina (direttamente o tramite i progetti Ovci La Nostra Famiglia).