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Nuove regole

Tolleranza zero per la “movida”

di Cristina CONTI Redazione

1 Luglio 2010

Con l’arrivo del caldo, i locali aperti fino a tardi e i concerti all’aperto, parte a Milano la tolleranza zero per la movida. Più controlli e più multe a chi non rispetterà le regole. «Contro i locali fracassoni che non rispettano i limiti di decibel, e contro gli “autonegozi”, gli ambulanti di salamelle e birre, che dovrebbero chiudere entro la mezzanotte e invece spesso lavorano fino all’alba, ci saranno sanzioni più severe», annunciano da Palazzo Marino. Controlli più rigorosi e multe salate contro schiamazzi, volume della musica troppo alto, macchine ferme in doppia fila e locali aperti fino alle prime ore del mattino.
Lo scorso anno sono state 596 le ispezioni effettuate dai vigili nei locali notturni, soprattutto in discoteche, pub e circoli privati. Mentre sono state 303 le violazioni della normativa sul rumore e su quella della sicurezza. Problemi che continuano anche nel 2010: negli ultimi due mesi sono state chiuse le discoteche Matisse e Nephenta, proprio perché non rispettavano gli standard di sicurezza. Ma nel mirino non ci sono solo gli abusivi e il rumore troppo forte. Accanto ai grattacieli in costruzione della cittadella della moda, in corso Como si deve fare i conti anche con il degrado e con lo spaccio di droga fuori dai locali, mentre in via Vetere le risse e i graffiti sui muri sono all’ordine del giorno.
A favore dei giovani tiratardi spezza una lancia il presidente dell’Unione del Commercio. «Sui Navigli e all’Arco della Pace vigilanza e sanzioni sono severissimi – rileva Giorgio Montingelli -. I controlli dell’Arpa, da quanto ci risulta, ci sono eccome. E ogni nuovo locale oggi per aprire deve essere insonorizzato. Ma teniamo anche conto che a Milano ci sono sei università e 70 mila studenti fuori sede. La movida va controllata, non uccisa».
Intanto si attende, subito dopo l’estate, l’approvazione del nuovo regolamento sulle aperture dei pubblici esercizi, che dovrà porre un freno al diffondersi dei locali nella medesima zona, e che dovrebbe prevedere per esempio l’imposizione di un parcheggio nelle vicinanze di ogni nuovo esercizio.
Continueranno, invece, anche durante l’estate le regole decise per via Paolo Sarpi. La chiusura anticipata di centri massaggio alle 20, di phone center e Internet point alle 22, dei bar a mezzanotte. Con l’arrivo del caldo, i locali aperti fino a tardi e i concerti all’aperto, parte a Milano la tolleranza zero per la movida. Più controlli e più multe a chi non rispetterà le regole. «Contro i locali fracassoni che non rispettano i limiti di decibel, e contro gli “autonegozi”, gli ambulanti di salamelle e birre, che dovrebbero chiudere entro la mezzanotte e invece spesso lavorano fino all’alba, ci saranno sanzioni più severe», annunciano da Palazzo Marino. Controlli più rigorosi e multe salate contro schiamazzi, volume della musica troppo alto, macchine ferme in doppia fila e locali aperti fino alle prime ore del mattino.Lo scorso anno sono state 596 le ispezioni effettuate dai vigili nei locali notturni, soprattutto in discoteche, pub e circoli privati. Mentre sono state 303 le violazioni della normativa sul rumore e su quella della sicurezza. Problemi che continuano anche nel 2010: negli ultimi due mesi sono state chiuse le discoteche Matisse e Nephenta, proprio perché non rispettavano gli standard di sicurezza. Ma nel mirino non ci sono solo gli abusivi e il rumore troppo forte. Accanto ai grattacieli in costruzione della cittadella della moda, in corso Como si deve fare i conti anche con il degrado e con lo spaccio di droga fuori dai locali, mentre in via Vetere le risse e i graffiti sui muri sono all’ordine del giorno.A favore dei giovani tiratardi spezza una lancia il presidente dell’Unione del Commercio. «Sui Navigli e all’Arco della Pace vigilanza e sanzioni sono severissimi – rileva Giorgio Montingelli -. I controlli dell’Arpa, da quanto ci risulta, ci sono eccome. E ogni nuovo locale oggi per aprire deve essere insonorizzato. Ma teniamo anche conto che a Milano ci sono sei università e 70 mila studenti fuori sede. La movida va controllata, non uccisa».Intanto si attende, subito dopo l’estate, l’approvazione del nuovo regolamento sulle aperture dei pubblici esercizi, che dovrà porre un freno al diffondersi dei locali nella medesima zona, e che dovrebbe prevedere per esempio l’imposizione di un parcheggio nelle vicinanze di ogni nuovo esercizio.Continueranno, invece, anche durante l’estate le regole decise per via Paolo Sarpi. La chiusura anticipata di centri massaggio alle 20, di phone center e Internet point alle 22, dei bar a mezzanotte.