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Statistiche

Milano città della comunicazione

Una ricerca della Camera di Commercio rileva nel capoluogo oltre 4000 imprese attive nel settore. Cresce il design, battuta d'arresto per la moda

di Cristina CONTI Redazione

22 Gennaio 2010

Milano città della comunicazione. Sono 4.421 le imprese di comunicazione attive nel capoluogo lombardo, il 59% di tutta la Lombardia e il 14% d’Italia. Sono i dati che emergono da un’elaborazione della Camera di Commercio, su dati del registro imprese relativi al terzo trimestre 2009.
Seguono Brescia con l’8,4% e, a pari merito, Bergamo e la provincia di Monza e Brianza con il 6,6%. Nella classifica regionale, invece, la palma spetta alla Lombardia, con un totale di oltre 7 mila imprese operanti in questo settore, seguita da Lazio ed Emilia Romagna, rispettivamente con 3.763 e 2.629, il 12,5% e l’8,7% del totale.
A farla da padrone tra le attività del settore è la pubblicità, con quasi il 90% delle imprese. A Milano ce ne sono 3.652, segue Brescia con 536. Una presenza significativa è poi quella delle agenzie di pubbliche relazioni: possiamo contarne ben 493 soltanto sotto la Madonnina, una su sette di quelle attive in tutta la Penisola. Segue, ma molto distante, Bergamo con 56. Più basso il numero delle agenzie di stampa. In tutta la Lombardia ce ne sono 114, contro le 173 del Lazio. La città in cui è maggiore la presenza di queste realtà è Milano, con 76 imprese.
Sempre secondo la Camera di Commercio, sembra invece attraversare una battuta d’arresto il settore moda. I numeri questa volta si riferiscono a una elaborazione dei dati del registro imprese del 2008 e del 2009. Il capoluogo lombardo è primo in Italia per imprese di design con quasi una su otto (11,7%), un settore in crescita che ha registrato un +6,1% a Milano (+3,8% in Italia tra secondo trimestre 2008 e 2009). Ma se guardiamo al commercio di moda, rispetto al 2008 sono 145 le imprese in meno, con un calo del 3,3%. Un calo più forte che nel resto d’Italia per una rapidità nell’evoluzione dei punti vendita superiore.
Sono soprattutto gli stranieri, invece, i nuovi protagonisti dello stile. Anche se lavorano in maggioranza nelle attività più piccole: una ditta individuale su dieci nel design ha un titolare di fuori Italia. In primo luogo dai Paesi del Sudamerica e arabi, che registrano, sul totale delle ditte milanesi del settore a gennaio 2010, rispettivamente l’1,8% e l’1,4%. Milano città della comunicazione. Sono 4.421 le imprese di comunicazione attive nel capoluogo lombardo, il 59% di tutta la Lombardia e il 14% d’Italia. Sono i dati che emergono da un’elaborazione della Camera di Commercio, su dati del registro imprese relativi al terzo trimestre 2009.Seguono Brescia con l’8,4% e, a pari merito, Bergamo e la provincia di Monza e Brianza con il 6,6%. Nella classifica regionale, invece, la palma spetta alla Lombardia, con un totale di oltre 7 mila imprese operanti in questo settore, seguita da Lazio ed Emilia Romagna, rispettivamente con 3.763 e 2.629, il 12,5% e l’8,7% del totale.A farla da padrone tra le attività del settore è la pubblicità, con quasi il 90% delle imprese. A Milano ce ne sono 3.652, segue Brescia con 536. Una presenza significativa è poi quella delle agenzie di pubbliche relazioni: possiamo contarne ben 493 soltanto sotto la Madonnina, una su sette di quelle attive in tutta la Penisola. Segue, ma molto distante, Bergamo con 56. Più basso il numero delle agenzie di stampa. In tutta la Lombardia ce ne sono 114, contro le 173 del Lazio. La città in cui è maggiore la presenza di queste realtà è Milano, con 76 imprese.Sempre secondo la Camera di Commercio, sembra invece attraversare una battuta d’arresto il settore moda. I numeri questa volta si riferiscono a una elaborazione dei dati del registro imprese del 2008 e del 2009. Il capoluogo lombardo è primo in Italia per imprese di design con quasi una su otto (11,7%), un settore in crescita che ha registrato un +6,1% a Milano (+3,8% in Italia tra secondo trimestre 2008 e 2009). Ma se guardiamo al commercio di moda, rispetto al 2008 sono 145 le imprese in meno, con un calo del 3,3%. Un calo più forte che nel resto d’Italia per una rapidità nell’evoluzione dei punti vendita superiore.Sono soprattutto gli stranieri, invece, i nuovi protagonisti dello stile. Anche se lavorano in maggioranza nelle attività più piccole: una ditta individuale su dieci nel design ha un titolare di fuori Italia. In primo luogo dai Paesi del Sudamerica e arabi, che registrano, sul totale delle ditte milanesi del settore a gennaio 2010, rispettivamente l’1,8% e l’1,4%.