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Lutto

La morte di Lorenzo Cantù Guidò le Acli milanesi

È scomparso stamane all'ospedale di Vimercate. Aveva 83 anni e presiedette l'associazione dal 1987 al 1996. Collaborò a lungo con l'Ufficio diocesano per la Pastorale del lavoro

2 Settembre 2010
* all'impegno sociale e politico.
al tavolo dei relatori: da sinistra a destra, lorenzo cantù presidente acli di milano; card. dionigi tettamanzi, in abito talare e zucchetto rosso, soprabito nero; don giuliano parravicini, responsabile segreteria dioc. per la formazione all'impegno sociale e politico in piedi, parla al microfono e mons. franco agnesi, moderator curiae di milano.

All’ospedale di Vimercate, dove si trovava ricoverato da qualche tempo, è scomparso stamane Lorenzo Cantù, 83 anni, figura di spicco dell’associazionismo cattolico ambrosiano nel mondo del lavoro. I funerali si svolgeranno sabato 4 settembre, alle 15, nella parrocchia di Ronco Briantino (Mb), suo paese natale.
Dopo una lunga militanza sindacale Cantù fu presidente provinciale delle Acli milanesi dal 1987 al 1996, incarico che svolse con passione, competenza e grande attaccamento alle sorti dell’associazione, cui è rimasto legato fino all’ultimo.
«Lorenzo Cantù è stato un coerente interprete del pensiero sociale cristiano, che ha applicato praticamente nella sua lunga vita di amministratore, sindacalista e dirigente del Movimento cattolico e in particolare delle Acli di Milano, e ne rimane anche ora un maestro ineguagliato»: così lo ricorda Gianni Bottalico, presidente provinciale delle Acli milanesi. «La sua passione reale – prosegue Bottalico – era per la persona umana, per il lavoratore, per il debole, per chi nella storia del mondo conta di meno, ma non per questo è privo della dignità originaria che Dio ha dato ad ogni essere umano. Il suo esempio ci accompagnerà nelle nostre battaglie quotidiane, e sarà per noi uno stimolo a fare sempre meglio il nostro dovere».
La Chiesa ambrosiana ricorda l’intenso impegno sociale di Cantù – concretizzatosi anche nella collaborazione con l’Ufficio diocesano per la Pastorale del lavoro a partire dal 1984 – e partecipa al dolore dei famigliari e delle Acli milanesi. Monsignor Eros Monti, Vicario per la Vita sociale e il lavoro, ne tratteggia così il profilo: «Suo punto di riferimento è stata la sua fede limpida, coraggiosa, testimoniata con franchezza e libertà di cuore. Il suo impegno nel sindacato e nel lavoro in fabbrica sono stati per lui una vera scuola di vita, ambiti di esercizio delle sue responsabilità e di impegno nel costruire relazioni autentiche. Va ricordata infine la sua particolare attenzione al territorio, perché si radicasse in esso una pastorale attenta ai problemi della vita quotidiana». All’ospedale di Vimercate, dove si trovava ricoverato da qualche tempo, è scomparso stamane Lorenzo Cantù, 83 anni, figura di spicco dell’associazionismo cattolico ambrosiano nel mondo del lavoro. I funerali si svolgeranno sabato 4 settembre, alle 15, nella parrocchia di Ronco Briantino (Mb), suo paese natale.Dopo una lunga militanza sindacale Cantù fu presidente provinciale delle Acli milanesi dal 1987 al 1996, incarico che svolse con passione, competenza e grande attaccamento alle sorti dell’associazione, cui è rimasto legato fino all’ultimo.«Lorenzo Cantù è stato un coerente interprete del pensiero sociale cristiano, che ha applicato praticamente nella sua lunga vita di amministratore, sindacalista e dirigente del Movimento cattolico e in particolare delle Acli di Milano, e ne rimane anche ora un maestro ineguagliato»: così lo ricorda Gianni Bottalico, presidente provinciale delle Acli milanesi. «La sua passione reale – prosegue Bottalico – era per la persona umana, per il lavoratore, per il debole, per chi nella storia del mondo conta di meno, ma non per questo è privo della dignità originaria che Dio ha dato ad ogni essere umano. Il suo esempio ci accompagnerà nelle nostre battaglie quotidiane, e sarà per noi uno stimolo a fare sempre meglio il nostro dovere».La Chiesa ambrosiana ricorda l’intenso impegno sociale di Cantù – concretizzatosi anche nella collaborazione con l’Ufficio diocesano per la Pastorale del lavoro a partire dal 1984 – e partecipa al dolore dei famigliari e delle Acli milanesi. Monsignor Eros Monti, Vicario per la Vita sociale e il lavoro, ne tratteggia così il profilo: «Suo punto di riferimento è stata la sua fede limpida, coraggiosa, testimoniata con franchezza e libertà di cuore. Il suo impegno nel sindacato e nel lavoro in fabbrica sono stati per lui una vera scuola di vita, ambiti di esercizio delle sue responsabilità e di impegno nel costruire relazioni autentiche. Va ricordata infine la sua particolare attenzione al territorio, perché si radicasse in esso una pastorale attenta ai problemi della vita quotidiana». – – La biografia – Il ricordo delle Acli milanesi (http://www.aclimilano.com/vis_primopiano.php?id_primo=426) – Così raccontò la sua vita (http://www.lombardia.cisl.it/doc/cisl/protagonisti/2006/lorenzocantu.pdf) – L’amico Antoniazzi: «Testimone intelligente di vita cristiana»