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Imprenditoria

Alle donne piace l’high-tech

Un'elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati del Registro imprese al terzo trimestre 2009 e 2010

di Cristina CONTI Redazione

11 Novembre 2010

Aumentano le donne che fanno uso della tecnologia nella vita di tutti i giorni. E le imprese che la producono si moltiplicano. In un anno nella sola Lombardia c’è stato un incremento dell’1,5% delle imprese individuali femminili che operano nel settore high-tech. A dirlo è l’ultima elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati del Registro imprese al terzo trimestre 2009 e 2010.
Un totale di 1951 aziende concentrate in più della metà dei casi a Milano (dove è presente un’attività su tre), Brescia (con circa un’attività su sei) e Bergamo (con un’azienda su dieci). La crescita maggiore si registra a Monza, con un aumento del 18,1%, e Lecco, con un + 12,5%.
Il settore più presente è quello informatico, rappresentato dal 58,5% delle attività; seguono al 19,5% i servizi postali, le attività di corriere e le telecomunicazioni. «In un mercato del lavoro che sta cambiando, tra sfida e opportunità, con tempi sempre più flessibili, le donne possono giocare un ruolo attivo e da protagoniste in tutti i settori – dichiara Gianna Martinengo, presidente del Comitato per la Promozione dell’Imprenditoria Femminile della Camera di commercio di Milano -. Ed è importante che le istituzioni e il mondo associazionistico e imprenditoriale promuovano iniziative come questa. Nella crescita della competitività bisogna premiare il capitale umano, l’istruzione e il lavoro della conoscenza, elementi presenti e diffusi nell’universo in rosa».
Risultati positivi anche nel resto d’Italia, dove le imprese femminili del settore crescono del 2,8%. A far da traino il Trentino-Alto Adige, con un aumento annuale del 16,7%, l’Umbria, che registra un + 9,6% e la Basilicata a + 6,6%. Se si considera il numero di attività, la prima di tutte è però la Lombardia, dove si concentra circa un’impresa femminile individuale high-tech italiana su sei (il 17,5%), seguita da Lazio (9,3%) e Campania (9,1%). «Le donne sono sempre più attive protagoniste sul mercato del lavoro e nelle imprese e stanno assumendo un ruolo importante anche in settori più specializzati come quelli high-tech – sottolinea Marco Accornero, membro di giunta della Camera di commercio di Milano -. La Camera di commercio è impegnata a promuovere la presenza femminile anche attraverso un osservatorio dedicato e con azioni e progetti anche nella formazione». Aumentano le donne che fanno uso della tecnologia nella vita di tutti i giorni. E le imprese che la producono si moltiplicano. In un anno nella sola Lombardia c’è stato un incremento dell’1,5% delle imprese individuali femminili che operano nel settore high-tech. A dirlo è l’ultima elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati del Registro imprese al terzo trimestre 2009 e 2010.Un totale di 1951 aziende concentrate in più della metà dei casi a Milano (dove è presente un’attività su tre), Brescia (con circa un’attività su sei) e Bergamo (con un’azienda su dieci). La crescita maggiore si registra a Monza, con un aumento del 18,1%, e Lecco, con un + 12,5%.Il settore più presente è quello informatico, rappresentato dal 58,5% delle attività; seguono al 19,5% i servizi postali, le attività di corriere e le telecomunicazioni. «In un mercato del lavoro che sta cambiando, tra sfida e opportunità, con tempi sempre più flessibili, le donne possono giocare un ruolo attivo e da protagoniste in tutti i settori – dichiara Gianna Martinengo, presidente del Comitato per la Promozione dell’Imprenditoria Femminile della Camera di commercio di Milano -. Ed è importante che le istituzioni e il mondo associazionistico e imprenditoriale promuovano iniziative come questa. Nella crescita della competitività bisogna premiare il capitale umano, l’istruzione e il lavoro della conoscenza, elementi presenti e diffusi nell’universo in rosa».Risultati positivi anche nel resto d’Italia, dove le imprese femminili del settore crescono del 2,8%. A far da traino il Trentino-Alto Adige, con un aumento annuale del 16,7%, l’Umbria, che registra un + 9,6% e la Basilicata a + 6,6%. Se si considera il numero di attività, la prima di tutte è però la Lombardia, dove si concentra circa un’impresa femminile individuale high-tech italiana su sei (il 17,5%), seguita da Lazio (9,3%) e Campania (9,1%). «Le donne sono sempre più attive protagoniste sul mercato del lavoro e nelle imprese e stanno assumendo un ruolo importante anche in settori più specializzati come quelli high-tech – sottolinea Marco Accornero, membro di giunta della Camera di commercio di Milano -. La Camera di commercio è impegnata a promuovere la presenza femminile anche attraverso un osservatorio dedicato e con azioni e progetti anche nella formazione».