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Solidarietà e lavoro, un ponte tra Milano e Romania

Presentata un'iniziativa congiunta tra Provincia e Casa della Carità per favorire l'occupazione in una regione romena particolarmente depressa ed evitare così un'emigrazione disordinata e non rispettosa della dignità della persona

8 Gennaio 2009
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09/01/2009

di Silvio MENGOTTO

Offrire occasioni di lavoro in Romania ed evitare così un’emigrazione disordinata: questi gli obiettivi del progetto “Ponti di solidarietà e lavoro”, presentato ieri a Palazzo Isimbardi in una conferenza stampa congiunta tra Provincia di Milano e Casa della Carità.

«Con questa iniziativa – ha spiegato don Massimo Mapelli, della Casa della Carità – proviamo a risolvere a monte il problema dei campi rom. Creando occasioni di lavoro in Romania diamo alle famiglie la possibilità di scegliere se restare nel proprio Paese o emigrare. La nostra pluriennale esperienza con i rom ci ha permesso di appurare che vengono in Italia alla ricerca di condizioni di vita migliori, perché non hanno alternative. L’iniziativa messa in piedi grazie alla collaborazione della Provincia va proprio in questa direzione».

La zona interessata è Tantàreni, una città con 5866 abitanti, di cui circa 1800 rom, ubicata nel distretto di Gorj, nell’Oltenia, a circa 50 chilometri da Craiova. Da Tantàreni provengono le famiglie rom che hanno abitato il campo di via San Dionigi a Milano, poi ospitate da suor Ancilla Beretta di Nocetum e soprattutto dalla Casa della Carità dopo lo sgombero del settembre 2007. Èuna delle zone più depresse della Romania: la si raggiunge percorrendo tredici chilometri di fango.

Il progetto può contare su 200 mila euro erogati dalla Provincia di Milano e 100 mila euro messi a disposizione dalla Fondazione Casa della Carità. Prevede interventi finalizzati a sostenere l’occupazione attraverso azioni di orientamento (con l’apertura di uno sportello) e a favorire la capacità imprenditoriale, con lo sviluppo di un’impresa locale. Vi partecipano la municipalità di Tantàreni e l’associazione Aproapele, organizzazione umanitaria non governativa con sede a Bucarest, che coordinerà lo sportello di orientamento.

Lo sportello verrà gestito da due operatori che effettueranno colloqui individuali volti a stilare un bilancio di competenze. Gli utenti saranno poi indirizzati verso specifici percorsi di formazione nei centri pubblici o privati presenti sul territorio, oppure avviati verso opportunità lavorative adeguate alle loro capacità.

Per il potenziamento di un’azienda locale i partner hanno individuato la società “S.C. MGV Computer”, specializzata nella costruzione di serramenti, supportata nell’acquisto di nuove macchine per un costo di 35 mila euro. Il titolare si è impegnato ad assumere, a tempo indeterminato e con un salario ragionevole, sei persone individuate dal sindaco di Tantàreni, da Aproapele e Casa della Carità.

Provincia di Milano e Casa della Carità sono convinti che così si crei un’alternativa all’emigrazione, evitando l’approdo verso condizioni di vita non rispettose della dignità della persona. L’assessore provinciale alle Politiche sociali Ezio Casati ha precisato: «Chi decide di lasciare la propria terra non lo fa a cuor leggero, parte con speranze spesso disilluse e si trova in situazioni precarie che aggravano la sua condizione. Questa è un’opportunità finalizzata a favorire l’occupazione dei migranti romeni nella propria terra, un ponte che si apre verso nuovi orizzonti di solidarietà e di cooperazione internazionale».

Al termine della conferenza stampa sono stati ricordati gli altri progetti avviati tra Provincia di Milano e Casa della Carità: la Cultura e Biblioteca di confine, il sostegno lavorativo al Centro “A regola d’Arte” e l’emergenza area metropolitana legata all’immigrazione.