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Ciessevi

Con ROV il volontariato fa rete

È stato presentato a Milano un progetto per far incontrare il bisogno delle associazioni di forze nuove e il desiderio di impegno dei cittadini

2 Novembre 2009

Una fitta rete di informazione e orientamento dedicata a quanti hanno intenzione di sperimentarsi nel volontariato e, allo steso tempo, una risposta concreta al bisogno delle organizzazioni di nuove energie e volontari. È questo l’identikit di ROV, la nuova Rete di Orientamento al Volontariato lanciata da Ciessevi e di recente presentata a Milano.
Questi i numeri della rete: 12 “nodi” di incontro e orientamento, gestiti da altrettante associazioni partner del progetto, 12 laboratori territoriali, 77 punti di contatto in Milano città e provincia e 70 operatori impegnati nell’informazione e l’orientamento di volontari e aspiranti tali. «La Rete di Orientamento al Volontariato vuole favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta di volontariato – ha spiegato il presidente di Ciessevi Lino Lacagnina -. L’ampiezza delle dimensioni geografiche e demografiche, la varietà e i numeri del volontariato del nostro territorio, richiedono strumenti sempre più attenti da una parte al bisogno delle organizzazioni di reperire nuovi volontari e dall’altra più vicini a coloro che desiderano impegnarsi». E tutto questo in un’epoca «di forte frammentazione, individualismo e crisi economica, come l’attuale, in cui il volontariato risulta un valore fondamentale e strategico in quanto portatore di relazione, solidarietà e altruismo».
Importante quindi lavorare sulla capacità delle organizzazioni di accogliere e mantenere nuovi volontari, ma anche sul sistema e il processo di diffusione di informazioni corrette ed efficaci per la cittadinanza. «Per questo motivo – ha continuato Lacagnina – abbiamo pensato ad un sistema di Rete presente sul territorio di Milano e provincia con anche un’attenzione ai diversi ambiti possibili di impegno. Uno strumento importante anche in vista dell’Expo 2015».
«Il volontariato ha un valore fondamentale – ha ribadito Tiziana Ferrittu, responsabile area Promozione Ciessevi – perché conosce bene il territorio e può aiutare a leggere e definire bisogni e obiettivi comuni; promuove la coesione sociale, intervenendo nelle comunità locali e offrendo pari opportunità e occasioni di inclusione per i soggetti più fragili; nutre e stimola lo sviluppo di relazioni sociali, antidoto prezioso a una società sempre più frammentata».
Da qui l’impegno nella “tessitura” della nuova Rete: “Siamo convinti che la diminuzione del numero dei volontari non sia dovuta ad una mancanza di sensibilità diffusa – ha spiegato – . Le persone hanno bisogno di informazioni, di sapere come, dove, quando poter dare il proprio contributo di impegno. Il nostro progetto garantisce informazioni, ma mette a disposizione anche l’orientamento necessario per sfruttare questi spunti in maniera corretta».
Per questo il sistema ROV si avvale di spazi di incontro e confronto e una assidua attività di eventi e promozione del volontariato sul territorio, organizzati da Ciessevi in collaborazione con le associazioni partner, i nodi della Rete: Aias, Anffas Cinisello Balsamo, Associazione Volontari Caritas, Auser Cologno, Auser Milano, Auser Ticino Olona, Celim, Centro Ambrosiano aiuto alla vita, Coral, Forum del Terzo Settore della Martesana, Legambiente Lombardia e Us Acli Milano.
Fra i suoi strumenti, infine, la ROV conta anche sul sito www.nellarete-blog.org, dove volontari e aspiranti volontari del territorio potranno trovare segnalazioni, aggiornamenti, testimonianze, riflessioni e proposte dal mondo della solidarietà. Una nuova area di incontro e confronto per il volontariato milanese e provinciale.
Una fitta rete di informazione e orientamento dedicata a quanti hanno intenzione di sperimentarsi nel volontariato e, allo steso tempo, una risposta concreta al bisogno delle organizzazioni di nuove energie e volontari. È questo l’identikit di ROV, la nuova Rete di Orientamento al Volontariato lanciata da Ciessevi e di recente presentata a Milano.Questi i numeri della rete: 12 “nodi” di incontro e orientamento, gestiti da altrettante associazioni partner del progetto, 12 laboratori territoriali, 77 punti di contatto in Milano città e provincia e 70 operatori impegnati nell’informazione e l’orientamento di volontari e aspiranti tali. «La Rete di Orientamento al Volontariato vuole favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta di volontariato – ha spiegato il presidente di Ciessevi Lino Lacagnina -. L’ampiezza delle dimensioni geografiche e demografiche, la varietà e i numeri del volontariato del nostro territorio, richiedono strumenti sempre più attenti da una parte al bisogno delle organizzazioni di reperire nuovi volontari e dall’altra più vicini a coloro che desiderano impegnarsi». E tutto questo in un’epoca «di forte frammentazione, individualismo e crisi economica, come l’attuale, in cui il volontariato risulta un valore fondamentale e strategico in quanto portatore di relazione, solidarietà e altruismo».Importante quindi lavorare sulla capacità delle organizzazioni di accogliere e mantenere nuovi volontari, ma anche sul sistema e il processo di diffusione di informazioni corrette ed efficaci per la cittadinanza. «Per questo motivo – ha continuato Lacagnina – abbiamo pensato ad un sistema di Rete presente sul territorio di Milano e provincia con anche un’attenzione ai diversi ambiti possibili di impegno. Uno strumento importante anche in vista dell’Expo 2015».«Il volontariato ha un valore fondamentale – ha ribadito Tiziana Ferrittu, responsabile area Promozione Ciessevi – perché conosce bene il territorio e può aiutare a leggere e definire bisogni e obiettivi comuni; promuove la coesione sociale, intervenendo nelle comunità locali e offrendo pari opportunità e occasioni di inclusione per i soggetti più fragili; nutre e stimola lo sviluppo di relazioni sociali, antidoto prezioso a una società sempre più frammentata».Da qui l’impegno nella “tessitura” della nuova Rete: “Siamo convinti che la diminuzione del numero dei volontari non sia dovuta ad una mancanza di sensibilità diffusa – ha spiegato – . Le persone hanno bisogno di informazioni, di sapere come, dove, quando poter dare il proprio contributo di impegno. Il nostro progetto garantisce informazioni, ma mette a disposizione anche l’orientamento necessario per sfruttare questi spunti in maniera corretta».Per questo il sistema ROV si avvale di spazi di incontro e confronto e una assidua attività di eventi e promozione del volontariato sul territorio, organizzati da Ciessevi in collaborazione con le associazioni partner, i nodi della Rete: Aias, Anffas Cinisello Balsamo, Associazione Volontari Caritas, Auser Cologno, Auser Milano, Auser Ticino Olona, Celim, Centro Ambrosiano aiuto alla vita, Coral, Forum del Terzo Settore della Martesana, Legambiente Lombardia e Us Acli Milano.Fra i suoi strumenti, infine, la ROV conta anche sul sito www.nellarete-blog.org, dove volontari e aspiranti volontari del territorio potranno trovare segnalazioni, aggiornamenti, testimonianze, riflessioni e proposte dal mondo della solidarietà. Una nuova area di incontro e confronto per il volontariato milanese e provinciale. Solidarietà meneghina – Milano città e la sua provincia conoscono una realtà del volontariato molto variegata e complessa, complice l’ampiezza delle dimensioni geografiche e demografiche dell’area. Varietà e numeri del volontariato (rilevati nell’ultima ricerca “Il volontariato a Milano e provincia”, 2008) parlano di un movimento di 56.838 volontari che operano in 1.162 organizzazioni (donatori esclusi): due persone su 100, di età compresa tra i 14 e i 70 anni, sono impegnate quindi gratuitamente e volontariamente in organizzazioni strutturate e iscritte al Registro.Dallo sport alla cultura, dal tempo libero all’ecologia, passando per l’educazione e la difesa dei diritti, con una particolare attenzione alla filantropia, l’assistenza sociale e sanitaria. Un impegno a 360° che si dedica a circa un milione e mezzo di persone sul territorio, orientandosi soprattutto verso malati e traumatizzati (421.450 persone), minori (125.801, tra cui 26.731 minori stranieri) anziani autosufficienti (60.104), anziani non autosufficienti (46.996), diversamente abili (46.102), individui in difficoltà economica (44.729), immigrati (38.792), detenuti ed ex detenuti (26.177).Una ondata di solidarietà che vive in questo periodo le ripercussioni della crisi e della fragilità sociale che attanaglia il Paese, riflettendone criticità e problematiche. A partire da una spinta alla frammentazione, all’individualismo e l’assenza di obiettivi e impegni comuni che rischiano di far arenare l’energia positiva della solidarietà e dell’altruismo del volontariato.