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Alle radici del disagio sociale

Dal 16 gennaio corsi, incontri e iniziative formative proposte dall'Accademia della Carità

12 Gennaio 2009

13/01/2009

di Cristina CONTI

Una riflessione sul disagio sociale, a Milano e nel resto del mondo. Questo l’obiettivo dei corsi organizzati nel 2009 dall’Accademia della Carità, l’area di studio, ricerca e formazione che opera all’interno della Fondazione Casa della Carità.

«Abbiamo organizzato diversi approfondimenti tematici, a partire dagli interessi degli operatori che collaborano con la Casa della Carità, con l’intento di aiutare i partecipanti a migliorare la loro consapevolezza di essere cittadini – spiega la coordinatrice Alessandra De Bernardis -. Viviamo in un mondo sempre più globale. Le situazioni di emarginazione e di fragilità sono all’ordine del giorno ed è importante capire come affrontarle nel modo migliore».

I percorsi formativi sono aperti a tutti e vengono realizzati con la collaborazione di docenti universitari, ricercatori e operatori del sociale, grazie al contributo della Fondazione Unidea-Unicredit Foundation. Dal 14 aprile al 5 maggio sono in programma i seminari dedicati ai “Percorsi dell’inclusione”, cioè all’integrazione degli stranieri. Saranno tenuti da Maurizio Ambrosini, docente di Sociologia urbana alla facoltà di Scienze politiche,dell’Università degli Studi di Milano.

Ci sarà poi il ciclo di incontri dedicati al tema “Essere giovani nella metropoli”, dal 16 gennaio al 20 marzo, curati da Benedetta Castelli, pedagogista del Centro ambrosiano di solidarietà (Ceas). Mentre il 13 e il 20 gennaio si svolgeranno gli ultimi due incontri del corso “Figli d’Ismaele”, che ha per tema il mondo islamico, curato da Paolo Branca, docente di Islamistica all’Università cattolica di Milano. «Abbiamo dedicato un corso a questo argomento proprio per conoscere più da vicino la cultura islamica, dato il gran numero di stranieri che sono presenti nel nostro Paese», precisa De Bernardis.

Il 12 maggio, infine, inizieranno i seminari generali che avranno come tema “Reti di solidarietà nelle metropoli”, a cura di Fabio Folgheraiter, docente di Teoria e metodologia del lavoro sociale presso l’Università Cattolica di Milano. Questi incontri prevedono anche la partecipazione di esperti esterni.

Ma non è tutto. Una particolare attenzione verrà dedicata anche ai Paesi più poveri. «Per affrontare questo argomento abbiamo organizzato un laboratorio – aggiunge De Bernardis -. Èrivolto a studenti universitari e a giovani volontari di associazioni del terzo settore, enti non-profit e organizzazioni non governative, che abbiano maturato o intendano svolgere esperienze di cooperazione internazionale. Si intitola “Occhi sul mondo”: dal 15 gennaio permetterà di realizzare in chiave giornalistica prodotti di natura sociale riguardanti i Paesi del Sud del mondo».

E tra le tante attività accademiche non poteva mancare anche un convegno internazionale. Si terrà a giugno e avrà come tema “Metropoli europee tra chiusura e inclusione. Le esperienze di Milano, Londra, Berlino, Siviglia e Varsavia a confronto”. Nelle edizioni precedenti sono intervenuti alcuni protagonisti del pensiero contemporaneo come Zygmunt Baumann, Richard Sennett, Marc Augè, Michel Wieviorka.

L’iscrizione alle attività formative è gratuita. Gli iscritti che lo desiderano possono sottoscrivere una o più Carte dell’ospitalità, ciascuna del valore di 25 euro. Ogni Carta permetterà di sostenere i costi di una giornata di accoglienza di un ospite della Casa della carità.

Info e iscrizioni: Paola Taglietti (paola.taglietti@casadellacarita.org – tel. 02.25935318).