Share

Cisliano

“Libera Masseria”, da bene confiscato a spazio sostenibile e inclusivo

Grazie al progetto firmato da Stefano Boeri Interiors la struttura ospiterà uno spazio dedicato al food, sale per l’accoglienza e la formazione su mafia e antimafia, aree ricreative, un orto urbano e una piazza verde

17 Marzo 2023
Un rendering del progetto

Pochi giorni prima del 21 marzo, Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, l’Amministrazione comunale di Cisliano, insieme all’Associazione Una Casa Anche Per Te Onlus (U.c.a.p.te) e Caritas Ambrosiana, ha presentato il progetto di riqualificazione della “Libera Masseria”, il complesso immobiliare confiscato nel 2014 alla famiglia Valle-Lampada (appartenente alla ’ndrangheta), assegnato al Comune nel 2021 e dato in gestione all’Associazione nel 2023.

I lavori di ristrutturazione, supportati da Regione Lombardia, sono stati affidati allo studio Stefano Boeri Interiors, con l’obiettivo di elevare il bene a presidio di giustizia sociale e cittadinanza attiva, rendendolo un vero e proprio modello di rinnovamento di contesti e luoghi “critici”. «Abbiamo fatto una scelta di qualità anche nel progetto architettonico, perché questo bene deve diventare un simbolo positivo, un punto di riferimento», spiega Luca Durè, sindaco di Cisliano.

La storia dal 2010 a oggi

La “Libera Masseria”, situata a Cisliano in via Cusago 2, è un complesso di circa 10 mila metri quadrati sequestrati al clan Valle della ’ndrangheta nel 2010 durante l’operazione «Crimine Infinito».

Dal giugno 2015 l’intera struttura è stata consegnata provvisoriamente al Comune di Cisliano, che insieme all’Associazione “Una Casa Anche Per Te Onlus (U.c.a.p.te)”, Caritas Ambrosiana e una vasta rete di associazioni del territorio, hanno reso questo spazio – comprendente un ristorante, una pizzeria, un salone esterno, un ampio giardino con piscina, un parcheggio e quattro appartamenti – un bene comune, presidio di giustizia sociale, luogo di accoglienza e condivisione, destinandolo ad attività sociali e iniziative a favore dei più deboli e bisognosi.

«Questa è una giornata bellissima perché raccoglie tutto il passato, soprattutto i 13 mila ragazzi che in questi anni hanno fatto formazione e lavorato in questo luogo, e ci proietta verso il futuro – dichiara don Massimo Mapelli, responsabile Caritas per la Zona VI e presidente dell’Associazione Una Casa Anche Per Te Onlus -. Un futuro di luce, di bellezza che porterà ancora di più ragazzi giovani e adulti a bere l’acqua e la bellezza della legalità e della giustizia sociale».

«Trasformare un luogo chiuso di malavita e crudeltà in uno spazio aperto, verde, condiviso da giovani come luogo di formazione, lavoro e svago è un progetto insieme bellissimo e potente – commenta Stefano Boeri -. Ringrazio don Massimo Mapelli e il Sindaco di Cisliano per averci offerto l’opportunità di aiutare la Libera Masseria di Cisliano a diventare un modello di conversione dei beni confiscati alla mafia in beni comuni e pubblici».

Il progetto

Gli edifici principali saranno oggetto di un risanamento e efficientamento energetico, mentre quelli costruiti successivamente verranno demoliti e sostituiti da nuovi fabbricati flessibili e sostenibili, a geometrie variabili, adatti quindi ad ospitare le attività che vi saranno svolte.

I due fabbricati soggetti a rinnovo saranno dedicati al food, alle aree comuni e in parte trasformati in sale per la formazione inerente al settore della ristorazione e sui temi dell’antimafia sociale per gruppi e scuole di ogni grado, oltre a ospitare i campi residenziali di formazione e lavoro volontario «Scegli da che parte stare».

Per i nuovi edifici, invece, si prevede un intervento più radicale, mirato a rispettare la natura storica e tradizionale delle masserie: le nuove strutture si articoleranno, infatti, attorno a un grande spazio aperto comune, destinato alle attività collettive all’aria aperta. Gli spazi aperti e verdi si intrecceranno con l’edificato. La grande piazza centrale si presta a ospitare eventi e feste, dove il porticato e gli spazi tra gli edifici, sotto la grande copertura, offrono anche riparo da sole e pioggia. L’area della piscina sarà mantenuta, favorendo l’aggregazione della comunità locale e dei giovani durante il periodo estivo dei campi residenziali “Scegli da che parte stare”, mentre il vecchio parcheggio verrà trasformato in un orto urbano, utile per le attività di formazione alberghiera.

L’intera struttura è concepita per sostenere e ampliare l’educazione dei cittadini, attraverso percorsi di conoscenza e formazione per giovani e adulti, la ristorazione che valorizzi il legame con le produzioni agricole del territorio come potenziamento della vocazione originaria del bene, e l’accoglienza, come ospitalità per famiglie in temporaneo stato di bisogno e come percorsi di riqualificazione professionale e reinserimento nella società.