«Il nuovo Centro di Lecco porterà il nome di una grande persona, che unisce alla tenacia lecchese lo spirito di carità del nostro fondatore, il beato Luigi Monza: Zaira Spreafico». Così la presidente de La Nostra Famiglia Alda Pellegri ha dato ufficialmente il via all’inaugurazione del nuovo Centro di Riabilitazione de La Nostra Famiglia, che si è trasferita dalla sede storica di San Giovanni alla nuova struttura di via Belfiore.
«Porto il saluto delle Istituzioni e il mio personale. Questa visita mi tocca nel profondo, perché la tutela della dignità della persona deve essere al primo posto nella scala dei valori», queste le parole del prefetto Liliana Baccari, cui ha fatto seguito il sindaco Virginio Brivio: «Zaira per noi di Lecco è un vanto, perché don Luigi Monza ha lanciato la palla, ma Zaira ha concretizzato l’azione. L’amministrazione comunale è felice di questo nuovo centro, anche perché è un esempio di come si possa recuperare il territorio, valorizzando le aree esistenti».
Duemila metri quadri di edificio a forma di “H” su quattro piani, per un totale di venti mesi di lavoro: la nuova palazzina, spiega il costruttore Paolo Valassi, è frutto del lavoro d’equipe di molti professionisti ed è stata realizzata con strutture in cemento armato, rispettando le normative di contenimento energetico, acustiche e antisismiche. Il tutto è stato realizzato anche grazie all’intervento di Fondazione Cariplo: «La Fondazione tiene particolarmente alla Nostra Famiglia – ha spiegato il presidente Giuseppe Guzzetti – la vostra è stata un’iniziativa profetica, nel senso che siete arrivati prima; c’era un bisogno sociale e voi avete risposto».
E ancora oggi la risposta è corale, come ha osservato il Direttore Sociale dell’Asl di Lecco Massimo Giupponi: «La nuova legge di riforma del welfare territoriale consegna a tutti i soggetti coinvolti la responsabilità di esserci. Dobbiamo gestire questa scommessa tutti insieme, nella consapevolezza che la cosa è di tutti».
Il Centro offre trattamenti riabilitativi e prese in carico terapeutiche a 903 utenti, di cui 804 bambini e 99 adulti: per i più anziani è in funzione anche un servizio di cure domiciliari. Gli interventi sono rivolti alla cura delle patologie in età evolutiva nell’area neuromotoria, della comunicazione, dell’apprendimento e della relazione. Presso l’ambulatorio di psicoterapia dell’età evolutiva è stato appena attivato un servizio di consultazione diagnostica precoce dei disturbi della regolazione nel bambino piccolo: il tutto con ingresso immediato e senza liste d’attesa.
«Tutti si sono presi a cuore questo trasferimento – ha sottolineato la Direttrice Operativa Alessandra Bonanomi -, le istituzioni, gli amici e tutti gli operatori. Ognuno ha dato il suo contributo nel trasloco, anche a partire dalle piccole cose, come i giochi e i peluche…».
«Qui coniughiamo scienza, ricerca e linee guida con i bisogni primari delle famiglie e talvolta con un dolore tangibile – ha osservato il direttore Medico Paola Olivari -. Siamo un porto, da noi ci si può fermare in sicurezza». Senz’altro qui hanno trovato un approdo sicuro Matteo e Alessia, fratelli di 19 e 16 anni, entrambi affetti da una rara forma di distrofia muscolare. Commossa, la mamma Laura ha ricordato il primo contatto con La Nostra Famiglia per problemi di pronuncia, quindi di postura fino ad arrivare alle indagini genetiche e alla diagnosi: «La Nostra Famiglia è stata per noi un faro. Dopo i primi momenti di tenebra, tempesta e rabbia, abbiamo capito che la nostra vita poteva andare avanti. Oggi Matteo si è iscritto al primo anno di università».
Al termine la benedizione di don Emilio Colombo.