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Progetto

Il social bond della Casa della Carità

Banco di Brescia ha presentato il prestito obbligazionario “solidale” a favore della Fondazione Casa della carità, per un ammontare complessivo di 5 milioni di euro.

3 Luglio 2013

Il Banco di Brescia annuncia l’emissione di un Social Bond per un ammontare complessivo di 5 milioni di Euro, i cui proventi saranno in parte devoluti a titolo di liberalità alla Fondazione Casa della carità “Angelo Ariani” Onlus di Milano. La Fondazione – voluta e istituita nel 2002 dall’allora Arcivescovo di Milano cardinale Carlo Maria Martini per dare alla città un luogo di accoglienza gratuita dove ospitare chiunque abbia bisogno – persegue finalità sociali e culturali legate alle tematiche dell’emarginazione, della sofferenza urbana e del disagio sociale, rilanciando l’esigenza di cittadinanza diffusa e di coesione sociale.

La scelta di fondo che caratterizza ogni intervento della Casa della carità è lo “stare nel mezzo”, stare cioè là dove si determinano le emergenze sociali con l’obbiettivo di superarle gradualmente, impegnandosi in interventi efficaci e condivisi, nella convinzione che a partire dall’attenzione per chi è ai margini si possa produrre un benessere di tutti. L’impegno dunque è quello di superare l’assistenzialismo per entrare nella realtà del vivere progettando e promuovendo sviluppo e convivenza civile.

Lo 0,50% dell’ammontare nominale collocato del Social Bond sarà devoluto dal Banco di Brescia a Fondazione Casa della Carità “Angelo Ariani” Onlus a sostegno del progetto di ospitalità “Hotel della Luna”, un’iniziativa rivolta specificatamente all’accoglienza di persone senza dimora con problemi di relazione sociale, di carattere clinico, psicologico e psichiatrico con enormi difficoltà nel poter accedere ai normali servizi della rete socio-sanitaria.

Stefano Trascurato, direttore territoriale Milano Bergamo del Banco di Brescia, dichiara: «I Social Bond costituiscono un’importante innovazione nel panorama degli strumenti finanziari, che registra un notevole apprezzamento tra i risparmiatori, garantendo da un lato l’opportunità agli stessi di ottenere un ritorno sull’investimento effettuato, in linea con i tassi di mercato, e dall’altro consentendo alla Banca di devolvere parte dell’importo raccolto a supporto di iniziative e progetti significativi di Enti, come Fondazione Casa della carità “Angelo Ariani” Onlus. I Social Bond sono in linea con l’aspettativa di un numero sempre crescente di risparmiatori di coniugare, nelle proprie scelte di investimento, obiettivi individuali e di interesse generale. Nel momento in cui sottoscrive il bond, infatti, il risparmiatore orienta l’impiego a favore di iniziative socialmente meritorie. Sottoscrivere è quindi una scelta che genera valore sociale».

Don Virginio Colmegna, presidente di Casa della Carità Angelo Abriani Onlus, spiega invece: «Portare avanti la scelta di gratuità per ospitare e accogliere le tante persone che bussano alla nostra porta è un impegno forte, condiviso con decine di operatori e decine di volontari, che in tempi di crisi economica come l’attuale si fa ogni giorno più difficile. Le normali fonti di autofinanziamento della carità, donazioni private, contributi di enti e istituzioni, risentono purtroppo dei tagli della crisi. Ben vengano, quindi, nuovi ed efficaci strumenti, come i Social Bond, e ben vengano iniziative come questa del Banco di Brescia che non solo serve a finanziare un progetto importante come l’Hotel della luna che si rivolge a uno strato particolarmente bisognoso di cure e attenzioni, ma contribuisce a innestare messaggi etici e di solidarietà in un mondo, come quello finanziario, troppo spesso contraddistinto da atteggiamenti speculativi e orientati al solo profitto».

Conclude Roberto Tonizzo, direttore generale del Banco di Brescia: «In questa difficilissima congiuntura l’emissione dei Social Bond testimonia il costante impegno della nostra Banca a interpretare, servire e promuovere lo sviluppo delle economie locali; siamo quindi soddisfatti di presentare questo nuovo prestito obbligazionario solidale a sostegno di un progetto particolarmente significativo e di elevato interesse sociale sul nostro territorio. I Social Bond UBI Comunità valorizzano il legame privilegiato del nostro Istituto con il territorio e promuovono percorsi di crescita sostenibili e di innovazione sociale».

Le obbligazioni emesse dalla Banca hanno un taglio minimo di sottoscrizione pari a 1.000 Euro e potranno essere sottoscritte dall’8 al 26 luglio 2013, salvo chiusura anticipata. Le obbligazioni a tasso misto, per un ammontare nominale massimo di 5 milioni di euro, hanno durata 2 anni e cedola semestrale; per il primo anno il tasso di interesse sarà fisso, pari al 2% lordo annuo, mentre sarà variabile per il secondo anno e sarà preso come parametro di indicizzazione l’Euribor 12 mesi aumentato di uno spread pari allo 0,80%.

L’introduzione dei Social Bond in Italia rientra nella rinnovata strategia commerciale del Gruppo UBI Banca di accompagnamento del Terzo Settore – non profit lungo un percorso di crescita e di innovazione sociale e di sostegno ai progetti ad alto impatto sociale promossi da soggetti pubblici e privati nei territori di riferimento, avviata nell’ultimo trimestre del 2011 attraverso il lancio di UBI Comunità, piattaforma di servizi e di strumenti dedicati alle organizzazioni non profit e alle istituzioni religiose. UBI Comunità è un innovativo modello di servizio che si propone di offrire risposte tempestive ed efficaci alle eterogenee necessità del non profit attraverso prodotti appositamente pensati per dare sostegno bancario e creditizio a fronte della gestione quotidiana dell’attività, alla progettualità ed agli investimenti.

Da aprile 2012 a oggi il Gruppo UBI Banca ha emesso 28 Social Bond UBI Comunità, per un controvalore complessivo di 292,25 milioni di euro, che hanno reso possibile la devoluzione di contributi a titolo di liberalità per quasi 1,5 milioni di euro volti a sostenere iniziative di interesse sociale. La gran parte di queste obbligazioni è stata sottoscritta con largo anticipo rispetto al termine di chiusura del collocamento, a testimonianza della comunanza di intenti fra il Gruppo e i suoi territori di riferimento.