Preliminare molto sentito del 110° Giro di Lombardia, che il patron aveva nel cuore, il Premio internazionale Vincenzo Torriani “per chi ama il ciclismo e lo fa vivere”, promosso dai familiari, ha vissuto la sua 19.a consacrazione a Como, nello scenario della Canottieri Lario. La statuetta in bronzo del Premio che raffigura un corridore stilizzato, realizzata dallo scultore Domenico Greco, è stata assegnata a Vincenzo Nibali, primo campione in attività a riceverlo, Giorgio Squinzi, eccellenza nel mondo industriale e grande appassionato della bicicletta, a Mauro Vegni, che coniuga tradizione e innovazione nel suo ruolo di organizzatore.
Foltissimo il pubblico, richiamato dalla qualità ciclistiche, professionali e umane dei tre premiati, campioni a vario titolo, con attenzione spasmodica per Vincenzo Nibali, vincitore del Giro 2016 e sfortunato primattore ai Giochi Olimpici di Rio. Nibali si è reso disponibile prima di volare in Kazakistan, ad Astana, per il penultimo impegno ciclistico della stagione. L’ultimo sarà ad Abu Dhabi.
Con Pier Bergonzi, vicedirettore della Gazzetta dello sport nel ruolo di anfitrione, i tre premiati hanno sfoggiato passione e competenza. In particolare Giorgio Squinzi, il signor Mapei, che mastica ciclismo sin dall’infanzia. Il cantautore Gianfranco Balestrini ha allietato la serata. Ammiratissima la bici del record dell’ora di Fausto Coppi, stabilito al Vigorelli nel 1942, gentilmente concessa dal Museo del Ghisallo.
Nell’occasione è stato consegnato anche il Cuore d’argento 2016, promosso dall’Associazione Aldo ed Emilio De Martino, al giornalista e scrittore Mauro Colombo e al Presidente della Fondazione Museo del Ghisallo Antonio Molteni in occasione del decennale della benemerita istituzione.
Il Premio Torriani è stato coordinato dall’OT Organizzazione con il patrocinio de La Gazzetta dello Sport, Rcs Sport e Comune di Como. Sponsor dell’evento: Diavolina (Facco Spa), Consorzio Ponte di Legno-Tonale, e Farina Vini con la collaborazione di Centocantù e Canottieri Lario.