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Dal 12 marzo

Dialoghi di Quaresima,
“Un triangolo imperfetto”

Sette prestigiose istituzioni culturali in campo per indagare un tema “di peso”, il rapporto tra Dio, l’uomo e la sofferenza, attraverso tredici eventi culturali in programma fino al 16 aprile. Apertura e chiusura in Duomo, con la “Via Crucis” di Luzi e la “Passione secondo Giovanni” di Bach

4 Marzo 2014

Il regista Ermanno Olmi che dialoga con il presidente di Ambrosianeum Marco Garzonio sul suo allestimento del Cristo Morto di Andrea Mantegna a Brera. La Via Crucis di Mario Luzi recitata in Duomo da Roberto Mussapi. La Johannespassion di J.S. Bach eseguita sempre in Duomo dall’Orchestra e dal Coro “Giuseppe Verdi” diretti da Ruben Jais. E ancora, lo Stabat Mater di F.J.Haydn nella chiesa di San Fedele con i Civici Cori diretti da Mario Valsecchi; il priore della comunità di Bose Enzo Bianchi che apre i venerdì di letture bibliche del Centro Culturale Corsia dei Servi; gli apporti del cinema (Gran Torino al San Fedele); della pittura (il tema della Crocifissione nelle Scritture e nell’iconografia all’Ambrosianeum) e del teatro (Il Forgiatore di uomini di C. Bernardi in San Carlo al Corso): sono solo alcune delle novità che caratterizzano l’edizione 2014 dei Dialoghi di Quaresima, segnati quest’anno dal rientro del Duomo di Milano tra gli organizzatori dopo alcuni anni di assenza, e dalla presenza delle “new entry” laVerdi e Pinacoteca di Brera.

Tema comune ai 13 eventi che dal 12 marzo al 16 aprile le sette istituzioni culturali promotrici – Duomo, Centri Culturali Ambrosianeum, Corsia dei Servi e San Fedele, Fondazione Corriere della Sera, laVerdi e Pinacoteca di Brera – hanno organizzato in diversi luoghi della città è  “Il triangolo imperfetto: Dio, l’uomo, la sofferenza”. Un tema tipicamente pasquale, dotato di un profondo radicamento nella cultura occidentale e non solo. E un tema di particolare attualità in tempi di profonda trasformazione, alla ricerca di vie d’uscita praticabili e di speranza. Quello della sofferenza è infatti uno degli argomenti cruciali dell’intera storia umana, e come tale è da sempre al centro dell’indagine filosofico-religiosa. Con la crisi di valori, certezze e ideologie e con la tecnologizzazione in atto nella società contemporanea, anche Arte e Poesia si sono fatte avanti per offrirne un’ interpretazione e contribuire alla svolta. Le cose si complicano per chi crede, perché il triangolo “Dio, uomo e sofferenza” è per sua natura imperfetto e sembra vedere l’uomo soccombere. E la fede, che è una delle soluzioni possibili, ha bisogno di un continuo confronto con tutto e tutti se davvero s’immagina che possa illuminare la strada nei momenti difficili.

Il cartellone si apre in Duomo il il 12 marzo con la Via Crucis di Mario Luzi recitata dal poeta Roberto Mussapi e si chiude il 16 aprile, sempre nella cattedrale, con la Johannespassion (BWV 245) di J.S.Bach eseguita dall’Orchestra sinfonica e dal Coro sinfonico Giuseppe Verdi di Milano diretti da Ruben Jais.

Tra i due eventi si susseguono le letture bibliche del venerdì del Centro Culturale Corsia dei Servi (in San Carlo al Corso), aperte il 14 marzo dal priore della comunità monastica di Bose Enzo Bianchi; i ragionamenti sul cinema – il 19 marzo Gran Torino all’Auditorium San Fedele; sulla pittura – il 24 marzo alla Pinacoteca di Brera Ermanno Olmi dialoga col presidente Ambrosianeum Marco Garzonio sul suo allestimento del Cristo Morto del Mantegna, il 2 aprile all’Ambrosianeum si affronta il tema della Crocifissione; sul teatro – il 29 marzo il Forgiatore di uomini di C. Bernardi va in scena in San Carlo al Corso; ancora sulla musica – il 13 aprile lo Stabat Mater di F.J.Haydn in San Fedele con i Civici Cori diretti da M.Valsecchi.