Cresce il turismo in Lombardia. Oltre 5,7 milioni le presenze nell’ultimo anno, secondo i dati resi noti dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza. A fare da traino in particolare l’Autodromo di Monza, con 3,8 miliardi, il brand del Sacro Monte di Varese, che insieme a Ossuccio fa registrare 1,8 miliardi e a Tramezzo Villa Carlotta, che vale 1,1 miliardi di euro.
Per promuovere la Grande Brianza è appena uscita anche una nuova guida firmata da Davide Van de Sfroos: un viaggio alla scoperta del territorio tra musica, poesia, tradizione enogastronomica, arte, storia e natura, accompagnata da una card per viaggiare, mangiare e dormire con sconti del 10% e con cui è possibile scaricare il film The Sfroos in esclusiva. «Questa guida è uno dei più convincenti racconti di quest’area manifatturiera, e non solo, da cui emergono percorsi e storie che non sono solo turistici – spiega Carlo Edoardo Valli, presidente della Camera di Commercio di Monza e Brianza -. È poi uno strumento sull’identità che cambia e sul panorama che resta, in un periodo in cui abbiamo bisogno di racconti e in cui dobbiamo saper dire quello che siamo e quello che facciamo».
A rendere questa zona conosciuta nel mondo è soprattutto il brand del design, vocazione elettiva della manifattura che qui vale 24,4 miliardi di euro. Tra Monza, Como e Lecco, sono presenti oltre 1.200 strutture ricettive, come alberghi, agriturismi, bed & breakfast. E allargando i confini a Varese di arriva a 1.650. Record per Como, che ne conta 670, per un totale di 76.888 posti letto.
Il numero di turisti annovera anche gli stessi imprenditori lombardi, che spesso prediligono vacanze brevi e a chilometro zero. In particolar modo a Lecco e Varese, il 61,5 e il 60%, rispettivamente, sceglie di soggiornare in località turistiche “vicino a casa”. A Monza e Brianza e Como si registra, invece, la percentuale maggiore di chi sceglie come meta per i week-end il resto d’Italia (31,6% dei brianzoli e 26,1% dei comaschi). Le mete all’estero, invece, sono più gettonate tra gli imprenditori di Lecco, per il 15,4%. Sulla scelta dell’alloggio chi lavora a Varese, Como, Monza e Brianza preferisce la sistemazione in albergo (rispettivamente per il 69,2%, il 60 e il 50,5). E in molti utilizzano la seconda casa, in particolare a Lecco e Como, dove si tocca quota 40 e 26,7 %.