Sirio 26-29 marzo 2024
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Educazione

Come riconoscere un piccolo genio?

L’intelligenza emotiva, ancora troppo poco valorizzata, contribuirà sempre più al progresso sociale collettivo. A patto di aiutare una crescita senza discriminazioni

di Gemma DELL’ACQUA

12 Novembre 2015

Creaturine vivacissime, che non stanno mai ferme e fanno più cose contemporaneamente, talvolta non sono altro che genietti incompresi. Capita che a scuola alcuni bambini disturbino i vicini di banco solo perché finiscono prima gli esercizi e quindi si annoiano in attesa di nuovi compiti. Per i bambini con difficoltà cognitive ci sono insegnanti di sostegno; per quelli iperdotati, invece, nulla, o addirittura il mancato riconoscimento della loro condizioni, che porta alla loro emarginazione dal gruppo dei compagni, costringendoli talvolta a nascondere i loro talenti e a non farne più uso. Questo non solo è un danno per il bambino e la sua famiglia, ma per tutto il sistema scolastico e quindi il Paese, che perde potenziali futuri innovatori.

Su questa considerazione, purtroppo ancora inusuale, nei giorni scorsi a Palazzo Marino a Milano si sono confrontati studiosi di neuroscienze, pediatri, psicologi, antropologi, amministratori pubblici, artisti, attori, musicisti, insegnanti e genitori. Insieme hanno affrontato il tema Intelligenza  e creatività: traiettorie di sviluppo del potenziale umano, nell’ambito del secondo congresso internazionale promosso da Step-Net e Fondazione Eris Onlus, in collaborazione con l’Assessorato all’Educazione del Comune di Milano e col patrocinio dell’Ufficio scolastico per la Lombardia.

La mancanza di corretta educazione di bambini e ragazzi di talento è ancora troppo poco conosciuta in ambito scolastico e il convegno milanese ha voluto dare visibilità a un delicato problema didattico-pedagogico, affinché le piccole menti eccellenti non vadano perse. Genitori e insegnanti sono stati invitati a parlare sempre più anche con i bambini di intelligenza emotiva, caos, creatività, connessioni e relazioni. Tutto questo sarà di grande supporto per il progresso sociale. Spesso infatti individui con capacità cognitive particolari faticano a inserirsi nel sistema sociale proprio a causa della diversità che li contraddistingue. Paradossale è anche il fallimento scolastico che accompagna alcuni bambini intellettualmente precoci: la loro vivacità intellettiva li porta a non seguire i normali processi logici, ma a preferire soluzioni innovative che spesso vanno contro il modello scolastico di base, e quindi non vengono compresi.

Talenti eccezionali

Il termine plusdotazione è usato in due modi: per definire soggetti con un livello di abilità superiore alla media e soggetti dotati di un talento eccezionale in un campo specifico, come l'arte, la musica, la logica. L’alto potenziale cognitivo però non sempre coincide anche con la genialità (che contribuisce all'avanzamento della società in uno specifico campo) o con il prodigio (che possiede una profonda conoscenza o talento).