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Concorezzo

Cinque imprenditori,
cinque risposte alla crisi

Tavola rotonda organizzata dalla Commissione famiglia della parrocchia dei Santi Cosma e Damiano: rimettere al centro la dignità della persona, reinvestire gli utili con lungimiranza

di Luigi MEANI

21 Marzo 2012
PERSONE RIFLESSE NELLO SPECCHIO STRADALE

Gli ultimi dati disponibili sull’occupazione alimentano non poche preoccupazioni. Il tasso di disoccupazione si attesta al 9,2% a livello nazionale, in aumento dello 0,2% in termini congiunturali e di un punto in più rispetto all’anno precedente. Altra grossa questione riguarda il tasso di disoccupazione giovanile, ovvero l’incidenza dei 15-24enni disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca di lavoro, che è pari al 31,1%, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto al dicembre 2011. Il tasso di inattività si posiziona al 37,3%.

Questi i dati. Proprio partendo da questo scenario così complesso e articolato, nella mattinata di domenica 18 marzo (Festa del Papà), la Commissione famiglia della parrocchia dei Santi Cosma e Damiano a Concorezzo ha organizzato una tavola rotonda con imprenditori locali per riflettere sul profondo legame che intercorre tra il lavoro, la crisi e la famiglia.

Alla tavola rotonda moderata dal professor Claudio Besana, docente di Storia dell’impresa all’Università Cattolica di Milano, hanno raccontato la loro esperienza cinque imprenditori: Elena, presidente di una cooperativa sociale di Concorezzo attiva da 10 anni nel settore dell’educazione infantile; Flavio, giovane papà che, con altri quattro soci, da gennaio ha fondato un società di consulenza informatica; Tiziano, imprenditore nel settore della cartotecnica con grossi e innovativi progetti nella Green Economy; Luigi, titolare di una società di consulenza informatica e socio di Team Force, network di aziende che operano seguendo il modello di economia civile; Emanuele, ex consulente Itc, oggi imprenditore di successo nel campo dei giochi in scatola.

Attraverso i loro interventi si è ricordato l’importanza di rimettere al centro del lavoro la dignità della persona umana, senza mai dimenticare la capacità di sognare e intraprendere nuove idee e progetti attraverso un lungimirante utilizzo degli utili, soprattutto in tempo di crisi, reinvestendoli in azienda per creare innovazione ed espansione.

Proprio sulla questione del reinvestimento degli utili, nonostante la crisi economica che penalizza le imprese in tutto il territorio nazionale, sembra che le aziende lombarde non vogliano rinunciare a promuovere investimenti nel campo dell’innovazione: secondo le stime effettuate dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza, presentate all’interno dell’indagine Crisi e impresa 2012, un imprenditore lombardo su cinque sceglie di promuovere l’innovazione. Queste cifre mostrano un trend in crescita verso gli investimenti finalizzati alla creazione di linee di prodotto innovative, nell’acquisto di strutture e macchinari tecnologici e nell’avvio di interventi volti a favorire l’innovazione dei processi.

Oggi, come ricordato anche dal parroco don Giuseppe Marelli, ogni membro della comunità parrocchiale è chiamato a essere in prima linea nel garantire aiuto, speranza, solidarietà e sostegno alle persone e alle famiglie che vivono situazioni di difficoltà economica e occupazionale.