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Legalità

Beni confiscati, firmato il protocollo per il recupero e la valorizzazione a fini sociali

L'accordo, sottoscritto al Tribunale di Milano dalle principali istituzioni e dalle associazioni coinvolte, ha validità fino al 30 giugno 2027, con possibilità di rinnovo automatico ogni due anni

18 Luglio 2025
Il momento della firma del protocollo d'intesa

Al Tribunale di Milano è stato sottoscritto il nuovo Protocollo d’Intesa per la gestione e lo sviluppo dei beni e delle aziende sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata.

Tra le nuove azioni previste dal nuovo accordo, che rafforza e amplia l’azione già tracciata dal “Piano Strategico di Legislatura”, ci sarà il coinvolgimento di Arpa Lombardia per fornire supporto tecnico-scientifico nelle verifiche ambientali delle aziende sequestrate o confiscate; il potenziamento del collegamento tra amministratori giudiziari ed enti locali per favorire l’affidamento temporaneo dei beni, in collaborazione con Anci Lombardia. Il Protocollo ha validità fino al 30 giugno 2027, con possibilità di rinnovo automatico ogni due anni.

Oggi in Lombardia sono presenti 3.104 beni confiscati, di cui 1.814 già destinati. Dal 2019 a oggi, la Regione ha investito circa 10 milioni di euro per il recupero di 145 immobili in 81 Comuni, con risorse dedicate anche alla formazione, all’assistenza e alla consulenza per gli enti locali e del Terzo Settore.

La Russa: «Recuperare i beni confiscati significa restituire dignità»

Alla firma dell’atto erano presenti il presidente del Tribunale Fabio Roia, l’assessore regionale alla Sicurezza e Protezione Civile Romano La Russa, il sottosegretario di Stato con delega ai Beni confiscati Wanda Ferro, il direttore dell’Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati prefetto Maria Grazia Laganà, il prefetto di Milano Claudio Sgaraglia e Alessandra Dolci, procuratore aggiunto presso la Procura della Repubblica di Milano, coordinatore della sezione misure di prevenzione. Per il Comune di Milano c’era l’assessore al Welfare Lamberto Bertolè. Presenti anche esponenti di numerosi altri enti e associazioni.

L’assessore Romano La Russa

«Non si tratta solo di un atto formale – ha commentato l’assessore La Russa -, ma di una scelta concreta a favore della legalità, della giustizia e dello sviluppo. I beni frutto dell’illegalità, una volta confiscati, devono diventare strumenti di crescita, solidarietà e inclusione. Regione Lombardia c’è e continuerà a fare la propria parte».

È inoltre in fase di realizzazione un nuovo sistema informativo interoperabile con la piattaforma dell’Agenzia Nazionale per i beni confiscati, che consentirà una mappatura aggiornata e trasparente dei beni presenti in Lombardia. «Questa intesa – ha aggiunto La Russa – è l’ennesima dimostrazione che il contrasto alla criminalità organizzata si costruisce con la rete, la collaborazione e la presenza concreta delle istituzioni. Recuperare i beni confiscati significa restituire dignità ai territori, promuovere legalità e costruire fiducia. Anche la comunicazione è parte fondamentale di questo processo: a Palazzo Lombardia, nel convegno dedicato alla memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, ribadiremo il valore della legalità come fondamento della nostra azione amministrativa e civica».