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Milano

Arché Live: di confini si muore, di orizzonti si vive

Un tema ambizioso per l’appuntamento di festa, cultura e convivialità organizzato dalla Fondazione il 7 ottobre. Porterà la sua testimonianza Joy, la donna nigeriana passata attraverso l’inferno della tratta, protagonista di un libro che è una storia di speranza

2 Ottobre 2023

«Di confini si muore, di orizzonti si vive» è il titolo dell’edizione 2023 dell’Arché Live, l’appuntamento di festa, cultura e convivialità che Fondazione Arché propone alla cittadinanza sabato 7 ottobre nella cornice di CasArché, in via Lessona 70 a Milano (vedi qui la locandina). Sarà presente un’ospite che porterà una testimonianza straordinaria: si tratta di Joy, protagonista del libro Io sono Joy. Un grido di libertà contro la schiavitù della tratta (di Mariapia Bonanate, Ed. San Paolo, con la prefazione di papa Francesco), che parlerà a partire dalle 11.30.

La sua vicenda, paradigmatica di tante storie che Arché accoglie, mette di fronte al dramma delle donne migranti che, al loro arrivo in Europa, non trovano quella pace e quella prosperità immaginata, ma un presente di sfruttamento e violenza: «Mi avevano rubato tutto. Il nome, la dignità, il corpo, la libertà, il futuro. Ero una delle migliaia di schiave, vittime della tratta, che vivono e muoiono nei sotterranei della storia. Oggi sono ritornata a essere il significato del mio nome: gioia».

Joy interverrà dopo le provocazioni proposte dagli interventi del presidente di Arché, padre Giuseppe Bettoni, e da Carlo Alberto Giovanardi e Alessandro Albizzati, direttore dell’Unità Operativa Neuropsichiatria Infantile ASST Santi Paolo e Carlo di Milano, a partire dalla presentazione del «Manifesto dei diritti e dei valori di Arché». Apriranno la giornata i rappresentanti istituzionali: la sindaca di Novate Milanese Daniela Maldini, l’assessore alla sicurezza del Comune di Milano Marco Granelli, e la consigliera comunale Diana De Marchi, presidente della Commissione Pari Opportunità e Diritti Civili del Comune di Milano.

Gli interventi della mattinata lasceranno spazio al pranzo condiviso, preparato da Cucina Etica. Il pomeriggio prenderà il via con la visione del video realizzato da Story Farm sul volontariato e con la consegna dei riconoscimenti ai volontari dell’anno, persone distintesi per l’impegno costante nelle attività di Arché. A chiudere la giornata, infine, le note del duo composto da Lorenzo Zambianchi e Giusy Sequino, che coinvolgeranno i presenti con canzoni del repertorio della musica leggera italiana e internazionale.

Si potrà seguire l’Arché Live in streaming sui canali social della Fondazione, mentre a CasArché a Roma, in via Monte Pramaggiore 8, è prevista la visione collettiva per amici e sostenitori di Arché.

«L’Arché Live vuole essere un’occasione per tutte le cittadine e i cittadini che si interrogano su quale società vogliamo costruire e che cosa per essa siamo disposti a mettere in gioco, vincendo la tentazione della delega o del rifugio nel privatistico – dice padre Bettoni -. «Abbiamo la necessità e il dovere di non rassegnarci alla lamentela e al disimpegno, per questo estendo l’invito a partecipare a tutte e a tutti coloro che hanno a cuore il nostro futuro».