A seguito delle ultime decisioni del Governo in tema fiscale, Acli milanesi e Legambiente Lombardia, con una nota congiunta, si sono rivolti al Comune di Milano auspicando «una diversa distribuzione degli oneri tributari per ridurre iniquità e tutelare coesione sociale e accesso ai servizi pubblici». I presidenti delle Acli milanesi e di Legambiente Lombardia, Paolo Petracca e Damiano Di Simine, scrivono: «Chiediamo all’Amministrazione il massimo sforzo per mitigare gli effetti della manovra fiscale sulle categorie sensibili, alleviando le maggiorazioni di oneri a carico delle famiglie numerose e mettendo a punto strumenti che premino i comportamenti virtuosi nell’accesso ai servizi, che si tratti di trasporti, rifiuti o consumi idrici e energetici. Siamo estremamente preoccupati perché le scelte di queste ore, se assicurano l’esenzione fiscale per i patrimoni individuali costituiti dalle abitazioni di proprietà, rischiano invece di mettere in discussione la disponibilità e l’accessibilità dei servizi collettivi, un bene comune da cui dipendono coesione sociale e responsabilità civica. L’Amministrazione ha già fatto scelte nella giusta direzione, ma il rischio, di fronte alle ultime decisioni del Governo, è che risultino insufficienti». «Di fronte al prevedibile aumento di oneri per i servizi collettivi – insistono i responsabili delle associazioni – occorre che le municipalità si attrezzino affinché tasse e tariffe, oltre ad essere eque e adatte a coprire i costi di servizi più efficienti di quelli attuali, servano anche come leva in grado di indurre comportamenti virtuosi e utili all’intera comunità. Perché mai una famiglia numerosa che si sforza di ridurre e differenziare la propria produzione di rifiuti deve pagare molto più di un single che magari non fa neanche lo sforzo di differenziare i rifiuti? E perché se un cittadino si sforza di non sprecare acqua preziosa, questo impegno non viene riconosciuto in bolletta, ma spalmato sull’utenza condominiale? È doveroso coprire il costo dei servizi ma Milano deve mettere in campo strumenti che distribuiscano gli oneri in rapporto ai reali comportamenti di consumo, siano essi obbligati, a causa del livello di reddito o della numerosità del nucleo familiare, oppure volontari e legati all’adozione di stili di vita sostenibili, che devono essere incoraggiati e premiati, come peraltro impongono le regole europee».
Appello al Comune
Acli e Legambiente: tariffe eque
«Chiediamo all’Amministrazione il massimo sforzo per mitigare gli effetti
della manovra fiscale sulle categorie sensibili»