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Sirio 01 - 10 novembre 2024
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Contro la discriminazione

Fermiamo insieme
le parole che sono proiettili

Patrocinata da Camera e Senato, ha preso il via su «Avvenire», «Famiglia Cristiana» e sui 190 settimanali diocesani d’Italia, la campagna di sensibilizzazione «Le parole possono uccidere», curata dall’agenzia Armando Testa. Apparirà sulle edizioni cartacee e digitali, e sarà veicolata in forma di locandine in un circuito di 10mila parrocchie, oratori e scuole

23 Ottobre 2014

«Le parole possono uccidere». Questo è il titolo della campagna di sensibilizzazione presentata giovedì 23 ottobre a Roma, alla Camera dei Deputati. La campagna di sensibilizzazione sul tema della lotta alla discriminazione è realizzata da Famiglia Cristiana assieme ad Avvenire, alla Federazione Italiana Settimanali Cattolici (Fisc) e all’agenzia di pubblicità “Armando Testa”. Patrocinata dalla Camera dei Deputati e dal Senato della Repubblica, ha preso il via su Avvenire, Famiglia Cristiana e sui 190 settimanali diocesani d’Italia, attraverso le edizioni cartacee e digitali, e sarà veicolata in forma di locandine in un circuito di 10mila parrocchie, oratori, scuole.

Il linguaggio utilizzato è quello tipico della comunicazione pubblicitaria, che contempla codici visivi e testuali particolarmente immediati e incisivi: si vedono alcuni volti “trafitti” da parole denigratorie, frutto di pregiudizi, che assumono la forma di proiettili. Negro, terrorista, ladra e ciccione, queste le quattro parole utilizzate. Quattro insulti che colpiscono chi li riceve come un colpo in testa. E il messaggio finale è: «Anche le parole possono uccidere. No alla discriminazione. L’altro è come me».

L’immagine realizzata, nei primi quattro soggetti, mostra il primo piano di un uomo di colore, di un uomo di etnia araba, di una donna rom e di un giovane sovrappeso. Il loro cranio è perforato da quello che può essere interpretato come un proiettile, ma che in realtà è una parola, che entra da sinistra e fuoriesce a destra, causando una frantumazione che evidenzia il potere distruttivo dell’insulto, del pregiudizio razziale o dell’ironia discriminatoria. Famiglia Cristiana, Avvenire e i settimanali Fisc approfondiranno il tema e sui siti www.famigliacristiana.it, www.avvenire.it, www.fisc.it sarà possibile sottoscrivere l’iniziativa, lasciare un messaggio o raccontare una propria esperienza.

I commenti

Parla del progetto Marco Testa, presidente del Gruppo Armando Testa: «Fin da quando è nata, l’Armando Testa ha cercato di dare il proprio contributo volontario alla comunicazione sociale, sostenendo progetti e associazioni. Fa parte della mission di un’agenzia di comunicazione promuovere idee efficaci che, al servizio dei valori, diventano strumenti importanti di cambiamento. Da qui è nato #migliorisipuò e l’ambizioso progetto con Famiglia Cristiana che, non solo ha aderito all’idea, ma ha anche lavorato per estenderla ad altri partner e per dargli un importante supporto redazionale, un contributo di pensiero inestimabile».

Il direttore di Famiglia Cristiana, don Antonio Sciortino, ha commentato: «È molto comune essere oggi, nel nostro Paese, oggetto di discriminazione. Basta essere immigrati, o anziani o donne. Se poi si è di religione musulmana, oppure obesi o di etnia rom, ancor di più. La cronaca è purtroppo piena di episodi che sembravano scherzi ma sono tragedie. Un giornale, specie se cattolico, non può rimanere inerte, mettere in cronaca l’ennesimo episodio di bullismo, di discriminazione sessuale o di razzismo e passare ad altro. Vogliamo farlo come battaglia di civiltà per il nostro Paese. Vogliamo farlo con i nostri lettori. Migliori si può. Diciamolo a voce alta».

Marco Tarquinio, direttore di Avvenire, ha aggiunto: «Usiamo le parole come armi, e questo viene detto con esplosiva efficacia attraverso le immagini costruite dall’Armando Testa per la campagna che accomuna Famiglia Cristiana, i settimanali cattolici riuniti nella Fisc e il giornale Avvenire. Testate giornalistiche caratterizzate da percorsi diversi e da stili informativi differenti, ma portatrici di una stessa cultura di base e motivate da una condivisa vocazione a stare dalla parte delle vittime, degli sconfitti, degli emarginati, degli imperfetti, di quelli dei quali “si dice ogni male”».

Infine il presidente della Federazione Italiana Settimanali Cattolici (Fisc), Francesco Zanotti, ha commentato: «La campagna realizzata assieme ha il grande merito di fare comprendere con immediatezza la potenza della parola. Parole come pallottole: raggiungono la persona e la distruggono, come le immagini molto eloquenti di Armando Testa mostrano con efficacia. A questo pericolo si può rispondere solo con la responsabilità». Infine, sulle sinergie tra media cattolici: «Mi pare un gran bel segnale, questa campagna realizzata e attuata assieme: Famiglia Cristiana, Avvenire e i settimanali diocesani della Fisc. Mi limito a una considerazione: basta volerlo».