Al VII Incontro mondiale delle famiglia saranno loro, tra migliaia di famiglie provenienti da oltre 70 Paesi, a rappresentare la Cambogia: Ly Sovanna, 33 anni, e la moglie Keum Sokhon, di 32, uniti in matrimonio da 8. «Sono due fedeli della parrocchia Bambin Gesù nella capitale Phnom Penh; entrambi molto coinvolti nella vita ecclesiale, un punto di riferimento per altre coppie e per i giovani»: così li presenta Paola Maiocchi, della Comunità missionarie laiche del Pime, attiva da alcuni anni in Cambogia, che conosce bene la coppia.
Quella di Sovanna (detto Vanna) e Sokhon è una storia che merita di essere conosciuta. Rimasto orfano all’età di 10 anni, Vanna, dalla provincia di Kompong Cham, viene portato a vivere a Kompong Thom da alcuni parenti. Da subito viene preso in carico dalla Chiesa locale: cresce, così, accanto ai sacerdoti. Sokhon è di Kompong Thom, proviene da una famiglia di origine cattolica. Entrambi sono stati battezzati nel 1996 a Kompong Thom (diocesi di Battambang).
I due ragazzi approdano nella capitale Phnom Penh per continuare gli studi dopo le scuole superiori: Vanna viene accolto nel Centro per studenti universitari cattolici (istituito nel 2000), mentre Sokhon studia presso le suore salesiane. Nel 2004 i due si sposano e si trasferiscono definitivamente a Phnom Penh. Terminati gli studi di informatica, Vanna viene coinvolto da padre Omer Giraldo, direttore dell’Ufficio per le Comunicazioni sociali, per creare un programma di comunicazioni sociali a carattere religioso. Viene così avviato il Catholic social communication, di cui dal 2009 è direttore. Sokhon, invece, lavora nell’ambito della disabilità, impegnandosi in progetti dei gesuiti. Conclude l’impegno quando, nel 2007, nasce il primogenito, Gabriel. Nel 2009 ad allietare la famiglia arriva Elisabeth e attualmente Sokhon è in attesa del terzo figlio.
Entrambi i coniugi hanno già fatto esperienze all’estero: Sokhon ha partecipato alla Giornata mondiale della gioventù a Roma nel 2000, mentre Vanna è stato, sempre nel 2000, a Taizè per tre mesi. Per ragioni di lavoro, inoltre, Vanna spesso partecipa a convegni internazionali, soprattutto in Asia.
Stavolta, però, l’occasione è speciale: a differenza di altre rappresentanze nazionali (per esempio, gli oltre 600 membri della folta delegazione filippina), i due sono l’unica coppia cambogiana presente a Milano. «La loro presenza – è l’auspicio di Paola Maiocchi – sarà un modo per far risuonare anche qui in Cambogia l’eco dell’Incontro mondiale delle famiglie».