La coscienza è la capacità dell’uomo di percepire e intendere, di attribuire un significato ai propri atti.Di norma, valutiamo il livello di coscienza di una persona basandoci sulla sua capacità di interagire con il mondo circostante. Ma l’esperienza cosciente può essere generata all’interno del cervello anche quando siamo completamente disconnessi dall’ambiente esterno, come accade, ad esempio, quando sogniamo.
Tutto questo assume particolare importanza nel caso di quei pazienti che, dopo essere sopravvissuti a una grave lesione cerebrale, possono recuperare coscienza senza tuttavia riprendere la capacità di comprendere, muoversi e comunicare.
Che cosa succede all’interno del loro cervello? Qual è il loro livello di coscienza? Aprire la “scatola nera” del cervello per misurarne il dialogo interno è un passo fondamentale per migliorare la diagnosi e la riabilitazione delle persone uscite dal coma.
È l’obiettivo del progetto di ricerca in corso alla Fondazione Don Gnocchi: all’Istituto “Palazzolo” di Milano della Fondazione Don Gnocchi è in atto una sperimentazione su persone con gravi cerebrolesioni per valutare le loro effettive potenzialità di recupero misurando la comunicazione interna al cervello, condizione necessaria affinché la coscienza possa emergere.
Ciò è possibile grazie a un innovativo strumento denominato TMS/EEG, che, combinando stimolazione magnetica transcranica ed elettroencefalogramma, misura in maniera non invasiva il dialogo interno al cervello di pazienti usciti dal coma.
I risultati del lavoro avranno importanti ricadute in campo clinico, dato che la distinzione tra pazienti in stato vegetativo e pazienti che possonoinvece recuperare un livello minimo di coscienza è così difficile da portare un errore diagnostico anche nel 40% dei casi.
Per sostenere l’acquisto del nuovo strumento diagnostico innovativo, la Fondazione Don Gnocchi avvia una campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi con SMS solidale: fino al 17 marzo 2013 si possono donare 2 euro inviando un SMS al 45507 oppure fino a 5 euro con una chiamata da rete fissa. Il ricavato servirà all’acquisto dei macchinari necessari e alla formazione di personale medico specializzato.