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Un profondo gesto simbolico TANTE GOCCE PER UN’ACQUA CONDIVISA

31 Marzo 2006

Nel corso della cerimonia della firma dello statuto del Forum delle Religioni a Milano, svoltasi nel teatro presso la Basilica di San Lorenzo Maggiore lo scorso 21 marzo, forse il momento più significativo da un punto di vista simbolico è stato quello dell’unione delle acque. Il rappresentante di ogni organizzazione o comunità religiosa ha versato l’acqua benedetta della propria tradizione in un contenitore, unico per tutti, mescolandola con l’acqua degli altri gruppi. Acqua unita all’acqua, ripresa poi e riportata così arricchita nei luoghi delle singole appartenenze, essa da ora sarà, nei luoghi consacrati del nostro vivere quotidiano, un segno vivo della decisione di ogni comunità di impegnarsi insieme per la vita di questa città, unendo la forza dei valori delle diverse religioni.

di Marina Canova
Centro Studi Tibetani “Mandala”

Il Forum delle Religioni a Milano ha volutamente cercato un segno forte, pregnante da un punto di vista simbolico, che prendesse l’occhio, il cuore, lo spirito di ciascuno. Un segno al di là delle parole, che attraverso il rituale trasmettesse, pur nelle diversità di accezione e di significato delle singole tradizioni, la tangibilità delle nostra unità e insieme la sua leggerezza, la sua fluidità, la sua trasparenza, la sua chiarezza, la sua forza potenziale: perché l’acqua è fatta da tante gocce, insieme esse formano gli oceani, all’interno dei quali la forza che si esprime è quella dell’essere un unicum, pur nelle diversità.

Mentre aveva luogo il rituale e le acque si mescolavano, è stato espresso quanto attinente al significato tradizionale dell’acqua per ogni religione.

EBRAISMO. Così nella tradizione religiosa dell’ebraismo, oltre che essere intesa come l’elemento più essenziale e necessario per l’esistenza, l’acqua viene riferita all’insegnamento divino, contenuto nella Torah. Abbeverarsi alla fonte della spiritualità è indispensabile per l’anima come l’acqua lo è per il corpo, e in questo simbolo si ritrova il significato del vivere purificato e alimentato dalla linfa spirituale.

BUDDISMO. I buddhisti hanno ricordato diversi significati simbolici che l’acqua ha nella loro tradizione. L’acqua è mezzo di purificazione: l’aspersione rituale ci riporta a uno stato primigenio di purezza, da cui simbolicamente ricominciare con mente e corpo completamente rigenerati. L’acqua è sorgente, origine. Essa rappresenta la fertilità che crea le condizioni per far crescere il seme ed è la linfa di ogni forma di vita. L’acqua, goccia o oceano, è l’immagine di ciò che ciascuno di noi può ritrovare in se stesso, un lago profondo di compassione, la dimensione intrinseca dell’essere uno con tutti gli esseri, un oceano nel quale tutte le acque possono confluire e diffondersi.

CRISTIANESIMO. La tradizione cristiana ha sottolineato il messaggio biblico che presenta l’acqua come simbolo di purificazione e di vita nuova, arricchendola di particolari sottolineature: l’acqua come dono che comunica la rivelazione e lo Spirito, acqua come vita eterna con Dio e in Dio, acqua che cerca altra acqua con cui servire l’umanità e cantare la lode di Dio.

ISLAM. Per i musulmani sono stati letti alcuni versetti del Corano, in cui l’acqua viene citata come fonte divina della vita e dell’abbondanza di frutti che essa apporta alle creature: «22. [ Egli è ] Colui che della terra ha fatto un letto e del cielo un edificio, e che dal cielo fa scendere l’acqua con la quale produce i frutti che sono il vostro cibo». Corano II Al-Baqara (La Giovenca); «5. Vedrai la terra disseccata che freme e si gonfia quando vi facciamo scendere l’acqua e lascia spuntare ogni splendida specie di piante». Corano XXII Al-Hajj (Il Pellegrinaggio).

Questo momento sarà ricordato da tutti non solo per la grande forza che ha espresso e per l’emozione vivida che ha suscitato, ma anche perché è stato il vero sigillo del nostro patto di fondazione. Ciò che abbiamo condiviso e condivideremo non sono solo le parole che nel lavoro di questi anni abbiamo scambiato con volontà di pace e di armonia (e che ci hanno portato al documento statutario che fonda la realtà che ora è il Forum delle Religioni a Milano): è la parte più profonda di noi che è stata messa in comune e a disposizione di tutti gli altri.

Così possa questa preziosa acqua essere abluzione che rigenera e rende libere le nostre menti rese da essa virtuose. Sia l’acqua per noi fecondo veicolo per alimentare il comune terreno della ricerca spirituale e fare germogliare il seme condiviso della pace e del dialogo. Sia essa sempre espressione del profondo livello spirituale con cui comunicare e comprenderci: gocce innumerevoli e infinite di un unico oceano.