«Nella nostra zona, ma vale un po’ per tutti, si è acuita la crisi sociale, le persone sono sempre più nervose, ci si isola di più e si rimane sempre più soli. Serviva una risposta, un’idea, qualcosa che mettesse assieme le persone al di là delle divisioni di ogni tipo. Quale migliore risposta se non quella di un Presepe vivente per coinvolgere tantissima gente con una proposta unificante?».
Questa l’intuizione vincente di Giuseppe Carfagna, regista per caso ed ex professore di lettere, che ha trovato larghissimo consensoe spazio nel programma delle iniziative natalizie varate dal Consiglio di Zona 2. L’idea ha suscitato entusiasmo passione organizzativa nella nutrita rete di associazioni di volontariato che operano da anni nei quartieri della zona: Associazione Villa Finzi per gli anziani, Circolo Martesana, Associazione Gorla Domani, Acli di Gorla, varie associazioni sportive e ricreative, le parrocchie di San Basilio, San Domenico Savio e Santa Teresa del Bambin Gesù.
Da queste parrocchie, domenica 16 dicembre, alle 16, partiranno contemporaneamente tre cortei di figuranti che, percorrendo un tratto comune sul Naviglio Martesana, concluderanno davanti al Monastero delle Clarisse in piazza Piccoli Martiri di Gorla. Sulla piazza vicina al vecchio ponte di Gorla, in prossimità dell’alzaia del canale, verrà costruita una grande capanna per accogliere i figuranti e i cittadini.
Il primo corteo con la Sacra famiglia partirà dalla parrocchia di San Domenico Savio (via Rovigno): Maria e Giuseppe saranno accompagnati da tre asinelli. Il secondo corteo con re Erode, Quirinio governatore e i soldati partirà dalla parrocchia di Santa Teresa del Bambin Gesù (via Alghero). L’ultimo corteo dei re Magi partirà dalla parrocchia di San Basilio (via Blumi). Nelle strade, come i pastori di Betlemme, i cittadini potranno aggregarsi liberamente ai figuranti dei cortei. Un’attrice del Teatro Officina reciterà un monologo tratto dal testo In nome della madre di Erri de Luca. Lo Zelig ha messo a disposizione gratuitamente 15 costumi e la signora Germana, ex costumista della Scala, ne ha confezionati altri 130. Nei cortei sfileranno anche pecore e agnelli.
Il momento più significativo è previsto alle 18 davanti al Monastero delle Clarisse, che ricorda il profondo legame spirituale e pastorale tra Santa Chiara e San Francesco (che alla vigilia di Natale del 1223, nella selva di Greggio, rappresentò la Natività con personaggi e animali viventi). Sotto la capanna Giuseppe solleverà al cielo il bambino e contemporaneamente inizieranno a cantare i cori delle Clarisse e delle Coriste, ai quali si uniranno le voci di tutta la piazza. È prevista l’accensione delle luci nei palazzi che circondano il Monastero.
Gli organizzatori prevedono una folta partecipazione. Al termine della rappresentazione a tutti i presenti verranno distribuiti dolci natalizi e tè caldo. È garantita la presenza di medici volontari, servizio d’ordine, ambulanza, Vigili, Polizia e Carabinieri.
L’attesa dell’evento è palpabile. «Mi sembra un’iniziativa straordinaria, bellissima, che porta un po’ di calore alla nostra città – dice Marco -. Siamo in una società senza Gesù Cristo, si parla continuamente di Babbo Natale e non più di Gesù Bambino. Spero di venirlo a vedere con i bimbi…». Per Italo sarà «un segno importante che invita a riflettere». «La sto pubblicizzando attraverso la mia rete internet», dice Ferdy. «Mi vengono i brividi – dice entusiasta Carole McGrath, presidente della Commissione Cultura del consiglio zonale – al pensiero che sentirò il coro delle Clarisse». Mario si augura che «la manifestazione venga ripetuta il prossimo anno e in futuro». È anche l’augurio e l’intento degli organizzatori.