Era la serata di mercoledì 13 marzo 2013. Alle 19.06, dal comignolo della Cappella Sistina nella quale il Collegio Cardinalizio era riunito in Conclave dal lunedì precedente fuoriuscì la tanto attesa fumata bianca. Al quinto scrutinio i porporati avevano eletto il successore di Benedetto XVI, che un mese prima aveva rinunciato a esercitare il ministero patrino. Si trattava del cardinale Jorge Mario Bergoglio, arcivescovo di Buenos Aires, primo Pontefice sudamericano e gesuita.
Da quella serata, dalla significativa scelta del nome – Francesco – e dal primo saluto alla grande folla riunita in piazza San Pietro («voi sapete che il dovere del Conclave era di dare un Vescovo a Roma. Sembra che i miei fratelli cardinali siano andati a prenderlo quasi alla fine del mondo…»), è seguito un anno ricco di parole e gesti ricchi di sapienza evangelica e pastorale, simbolicamente culminato nella recente candidatura di papa Francesco al Nobel per la Pace.
Anche la Chiesa ambrosiana ricorda con l’affetto e con la preghiera il primo anniversario della sua elezione e la prossima ricorrenza dell’inizio del suo ministero pastorale (19 marzo): per questo è bene che in tutte le comunità se ne faccia una memoria specifica.
Poiché siamo nel tempo di Quaresima e il 19 marzo ricorre la solennità di San Giuseppe, in nessuno dei due casi è consentita la celebrazione di una Santa Messa per il Papa. Si possono invece prevedere :
– una breve monizione iniziale (quella introduttiva all’atto penitenziale) per ricordare a tutti l’anniversario che ricorre e sottolineare qualche tratto della figura del Pontefice;
– alcune intenzioni della preghiera universale appropriate all’occasione, come quelle proposte nel box a fianco.