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L’arrivo dei pellegrini

Tra gioia ed entusiasmo
l’accoglienza delle parrocchie

Al Redentore ospiti dal Camerun, dalla Guinea e dall’Ecuador, a Gesù a Nazaret una delegazione dalla Tanzania e a San Michele Arcangelo un vasto gruppo della Diocesi di Chieti-Vasto

di Silvio MENGOTTO

30 Maggio 2012

Nella mattinata di lunedì 28 maggio nella parrocchia del Ss Redentore (zona Loreto) sono arrivati pellegrini da tre aree del mondo: 15 dal Camerun, 7 dalla Guinea Bissau e 2 dall’Ecuador, alloggiati presso le famiglie ospitanti. Nei prossimi giorni è previsto l’arrivo di altri pellegrini per un totale di 136 persone che parteciperanno al pranzo comunitario di sabato 2 giugno. Dopo tanta attesa, «sono finalmente arrivati – dice Luca Luciani, dello staff volontari -. Un gruppo splendido, festante, con un sorriso tale che per qualche secondo non abbiamo più avvertito stanchezza, preoccupazione, tensioni: solo gioia! Gioia anche nel vederli danzare all’arrivo di Suor Monica, una rosminiana del nostro oratorio: le hanno fatto un cerchio intorno, iniziando a danzare con i loro splendidi costumi colorati». La gioia e la danza caratterizzano lo spirito e la cultura africana e la danza non manca mai nelle loro liturgie. Anche i pellegrini provenienti dalla Guinea Bissau «ci hanno travolto con la loro gioia e il loro entusiasmo», continua Luca. Mentre un gruppo di camerunesi girava curioso in corso Buenos Aires, un altro era comodamente sdraiato sul sagrato della chiesa per guardare compiaciuto lo scorrere delle automobili. Mentre i guineani facevano merenda, le famiglie ospitanti arrivavano alla spicciolata dopo il lavoro. «Nessun imbarazzo – assicura Luca -, l’euforia del popolo africano non lascia spazio agli imbarazzi e ti coinvolge subito!».

Sul campanile della chiesa di Gesù a Nazaret (Decanato Turro) da due giorni sventola uno stendardo giallo e bianco con una scritta cubitale: Karibuni, che in lingua swahili della Tanzania significa «Benvenuti!». La parrocchia ospiterà i pellegrini africani per un lungo periodo. La delegazione arriverà in diversi spezzoni ed è composta dall’arcivescovo Thaddeus Ruwa’ichi Shayo (presidente della Conferenza episcopale della Tanzanaia), due vescovi, sette sacerdoti, sette coppie e dieci laici. Vescovi e sacerdoti sono arrivati nella mattinata di martedì 29, mentre il resto della delegazione è attesa per giovedì 31 maggio. Nella serata, dopo la celebrazione eucaristica, «festeggeremo con una cena insieme ai pellegrini – dice Marino de Stena dello staff -: i parrocchiani porteranno le loro specialità culinarie condividendole con la nostra comunità e con i pellegrini in un buffet multiculturale».

Causa le scosse del terremoto, la delegazione della Diocesi di Chieti Vasto è arrivata nel tardo pomeriggio presso la parrocchia di S. Michele Arcangelo (Decanato Turro). Ad accompagnarla don Sabatino Fioriti (direttore dell’Ufficio diocesano della Pastorale familiare), ricevuto cordialmente dal parroco don Giancarlo Greco. Da tempo la Diocesi di Chieti Vasto, con il vescovo Bruno Forte che parteciperà all’incontro di Milano, si è preparata scrupolosamente. Don Sabatino entusiasta ci tiene a raccontare la storia di Gabriella e Dario: «Una coppia di giovani sposi, referenti diocesani per le famiglie dell’Azione Cattolica». La coppia, sposata da tre anni, soffriva il dispiacere di non avere figli. «Li desideravano tanto – precisa don Sabatino – e si erano iscritti all’Incontro affidando la loro fatica e sofferenza alle preghiere di tutti gli amici. Due mesi fa mi hanno telefonato dicendomi che avevano due notizie, una bella e una brutta: quella bella era che Gabriella era al secondo mese di gravidanza, la brutta che per quel bellissimo motivo non potevano partecipare all’Incontro…». Dopo un lungo viaggio aereo a sera inoltrata è arrivata in parrocchia la prima coppia dal Rwanda, i coniugi Etienne ed Ernestin, padre e madre di cinque figli rimasti a casa. Sabato 2 giugno, nella parrocchia, monsignor Forte celebrerà l’Eucaristia alle 12; al termine un pranzo conviviale con tutti gli ospiti. A giorni arriveranno altri pellegrini da Madrid.