«Oggi ci troviamo di fronte a una sfida cruciale, dal punto di vista umano, civile e spirituale. Parlare dell’aborto è di fondamentale importanza per la nostra società, ma non è più sufficiente. Bisogna stare accanto alle famiglie che vivono questo dolore, sforzandosi di trovare il linguaggio più adatto per costruire un dialogo fruttuoso. Spesso in questo dibattito emergono troppi pregiudizi e comodi stereotipi, dettati da posizioni ideologiche che ci fanno dimenticare le reali sofferenze delle persone»: l’ha detto il direttore di Avvenire Marco Tarquinio, aprendo la conferenza stampa dal titolo “Ferite dell’anima, genitori in cerca di guarigione”, che si è tenuta stamane nella sede milanese del quotidiano.
L’iniziativa, promossa insieme all’associazione “Difendere la vita con Maria”, è stata l’occasione per presentare i primi risultati del servizio di assistenza telefonica rivolto alle famiglie che hanno vissuto il dramma dell’aborto. «Oggi è sempre più necessario – ha aggiunto Tarquinio – riscoprire il valore dell’accoglienza, perché il nostro Paese sembra aver disimparato ad accettare non solo i nostri figli, ma anche quelli degli altri. E in questo senso potremmo allargare il discorso anche ai migranti, considerati troppo spesso come una minaccia piuttosto che una risorsa»