Da qualche anno in Libano la festa dell’Annunciazione è la festa nazionale che unisce cristiani e musulmani. Sulla scia di quest’evento ispiratore si sta consolidando l’annuale tradizione di celebrare la festa dell’Annunciazione, rivolgendosi in particolare agli studenti universitari milanesi credenti e non credenti, musulmani e cristiani, per vivere un momento interculturale e interreligioso.
«Maria donna del dialogo tra cristiani e musulmani: valori da approfondire e vivere insieme” è il titolo dell’incontro proposto quest’anno giovedì 4 maggio, invece del liturgico 25 marzo, per via della concomitanza in quella giornata con la visita di papa Francesco a Milano. In particolare – dopo l’esperienza più che positiva delle scorse edizioni proposte nel 2014 in Statale, nel 2015 in Cattolica e nel 2016 in Bicocca – quest’anno il testimone ripassa all’Università Statale. L’appuntamento – aperto a tutti – è per le 10.45 nella chiesa dell’Annunciata, la cappella dell’Università degli Studi, in via Festa del Perdono 5.
Don Marco Cianci, responsabile della Pastorale universitaria della diocesi di Milano, introdurrà l’incontro, sottolineando il valore culturale e il segno di speranza risvegliato da un evento di questa portata, in un’epoca di smarrimento e di atti di violenza in cui la dimensione umana rischia di apparire sempre più confusa.
Prenderà quindi la parola Zehra Demir, una giovane musulmana turca, che guiderà a comprendere come l’Annunciazione viene presentata nel Corano. A seguire interverrà Jolit Shaker, egiziana cristiana copta, che condurrà alla scoperta dei luoghi mariani legati al viaggio della Sacra Famiglia in Egitto, luoghi tutt’oggi frequentati assiduamente e pacificamente da cristiani e musulmani.
Infine la sintesi e il rilancio saranno affidati al professor Paolo Branca, docente dell’Università Cattolica e responsabile dei rapporti con l’Islam per il Servizio diocesano dell’ecumenismo e il dialogo. L’incontro si concluderà felicemente con un cordiale aperitivo offerto ai partecipanti in cui sarà possibile assaggiare specialità tipiche per gustare la gioia che nasce dal condividere con semplicità la propria ricchezza culturale.