Alla consegna del premio Sant’Agostino, domenica 24 novembre alla Biblioteca Ambrosiana di Milano, il cardinale Angelo Scola ha definito l’Anno Costantiniano «un’occasione privilegiata, per Milano, per tornare a riflettere su questo fondamentale lascito della Tarda Antichità, quando il pensiero giuridico romano incontrò la novità cristiana, realizzando alcune conquiste decisive per il progresso spirituale dell’umanità e diede inizio alla libertà religiosa».
«La libertà religiosa – ha aggiunto nell’occasione l’Arcivescovo -, pur presentando ancor oggi molti nodi critici che domandano ulteriori approfondimenti, infatti garantisce la possibilità a tutte le componenti di una società plurale, laiche e religiose, di presentare la loro proposta di vita nella sua interezza e al tempo stesso esercita una funzione limitatrice rispetto alle sempre ricorrenti tentazioni egemoniche, dal momento che impedisce di monopolizzare lo spazio pubblico».