Si svolgerà mercoledì 27 giugno, alle 14.30, la visita del cardinale Angelo Scola alla parrocchia di Cerro Maggiore (Mi) in occasione del 25° anniversario del Centro parrocchiale. «In realtà l’avevo invitato per inaugurare la nuova cappellina attigua alla Chiesa. Ma sarà pronta solo a settembre. L’arcivescovo mi ha proposto perciò di incontrare i ragazzi dell’oratorio estivo», precisa il parroco don Francesco Maggioni.
Inaugurato nel 1987, dopo i lavori di allungamento della parrocchia per ospitare un maggior numero di fedeli, il Centro è nato da un’idea di don Vittorio Branca: realizzare una struttura dedicato ai ragazzi e alla parrocchia attigua alla chiesa di fine Quattrocento. «È stata proprio un’idea geniale. Oggi infatti qui vivono oltre 12 mila abitanti. È una realtà davvero molto grande e popolosa. Questo è il punto di aggregazione più importante della parrocchia per tutte le età, soprattutto per i ragazzi, ma anche per i giovani e le famiglie», racconta don Maggioni. E oggi sorge in via San Carlo 18.
Sono più di 300 i ragazzi che quest’anno partecipano all’oratorio estivo. Una vera e propria impennata di iscrizioni. «Sarebbe bello certo che la partecipazione dei ragazzi potesse essere così forte anche durante l’anno. Ma è comunque importante vederli partecipare così assiduamente nei mesi in cui la scuola è finita», commenta don Maggioni. Momenti di gioco e di condivisione, a cui partecipano anche animatori e mamme. Chiusi i libri e con i genitori al lavoro l’oratorio d’estate rimane qui, come nel resto della diocesi, uno dei posti più frequentati. Durante tutto l’anno, invece, la pastorale giovanile è condivisa con la parrocchia di San Vittore Olona. Tante le iniziative per i ragazzi: dal calcio all’animazione della liturgia, dalle lotterie ai musical. Momenti organizzati per coinvolgere i giovani e aiutarli a crescere insieme.
Una realtà di antica tradizione cristiana, popolata oggi più da anziani che da giovani. Questo il ritratto della comunità parrocchiale. «Da noi la natalità è più bassa della mortalità. Sono poche anche le nuove famiglie immigrate che vengono a trasferirsi qui, a causa della crisi economica», precisa. Molti gli anziani che frequentano la parrocchia e mettono a disposizione di tutti il loro tempo libero per dare una mano agli altri. Gli stranieri, invece, sono arrivati soprattutto negli anni scorsi. Marocchini, nigeriani, rumeni: un po’ da tutto il mondo. Una presenza molto forte e che cerca comunque di integrarsi all’interno della comunità sociale.
I problemi economici non mancano nemmeno tra gli italiani. «Sono molti, infatti, coloro hanno perso la casa, perché non riuscivano a pagare il mutuo. Oggi le case non si vendono più: servirebbero prezzi più bassi», aggiunge. Persone in cassa integrazione, disoccupati, giovani che non riescono a inserirsi nel mercato del lavoro, precari a cui non è stato rinnovato il contratto, anziani che fanno fatica ad arrivare a fine mese perché la loro pensione è troppo bassa. Problemi che, in tempo di crisi, sono comuni a questo territorio e a tutto il resto della diocesi. E per aiutare chi ha bisogno anche qui c’è una buona rete di servizi. San Vincenzo, Caritas, centri di ascolto, volontariato. «Si arriva dove si può, non riusciamo a fare tutto. Ma sicuramente un aiuto importante è arrivato dal Fondo Famiglia Lavoro voluto da Tettamanzi: qui ci sono state ben venti famiglie che hanno potuto beneficiarne. Un intervento davvero utile», spiega don Maggioni.
A Lambrate
Sempre mercoledì, alle 16.30, il cardinale Scola visiterà anche l’oratorio di San’Ignazio di Loyola a Lambrate. La visita si inserisce in un programma di incontri che l’Arcivescovo sta facendo negli oratori cittadini. L’evento è stato organizzato in modo da coinvolgere tutti gli oratori del decanato. Per l’occasione verrà organizzato un momento di riflessione con la partecipazione di tutti i ragazzi coinvolti nell’esperienza dell’oratorio estivo: ci saranno canti e testimonianze, in cui ognuno potrà intervenire e raccontare la propria esperienza.
«Siamo molto contenti di questa visita. Sarà sicuramente importante per i ragazzi soffermarsi a riflettere con il Cardinale sul significato di quello che stanno vivendo in queste settimane di oratorio estivo», ha spiegato il parroco di Sant’Ignazio, don Mario Garavaglia.