Il Cardinale e i giovani, un rapporto sempre più stretto. Due appuntamenti molto importanti intendono essere un’ulteriore testimonianza della vicinanza della Diocesi ambrosiana ai giovani e del desiderio dell’Arcivescovo, come scrive egli stesso nella lettera pastorale Alla scoperta del Dio vicino, di «annunciare loro la buona notizia del Vangelo che illumini la loro esistenza e li aiuti a vivere la vita come vocazione». Il primo incontro tra il Cardinale e i giovani della Zona I (Milano) è in programma giovedì 24 gennaio, alle 21, nell’Aula Magna dell’Università degli Studi (via Festa del Perdono 7, Milano): «Un confronto sulla dimensione testimoniale e relazionale della fede».
Inizia così il “secondo tempo” del cammino «Varcare la soglia», denominato «Il dialogo della fede». In questa fase l’Arcivescovo sarà l’interlocutore privilegiato delle domande e dei racconti della fede raccolti e elaborati dagli spinners nel corso del “primo tempo” del percorso. Gli spinners si sono incontrati lo scorso 16 dicembre a Giussano per mettere in comune i frutti del loro cammino e preparare insieme le domande: hanno raccontato e condiviso testimonianze e riflessioni sulla fede, dopo aver posto la loro attenzione verso gli amici, i gruppi e le associazioni di riferimento, lasciandosi stupire dai loro racconti e interrogare dalle loro domande e provocazioni; un lavoro intrapreso dai singoli e dai gruppi giovanili sul territorio diocesano a partire dal mese di ottobre. Il termine inglese spinners, che può essere tradotto con «filatori/tessitori» o «narratori», è stato assunto per denominare i 75 giovani che liberamente (uno o due) ogni gruppo, associazione e movimento hanno scelto come collegamento tra il gruppo stesso e l’Arcivescovo.
La scelta della sede del primo incontro – l’Università Statale – non è casuale: sono quasi 200 mila i giovani iscritti nelle università presenti sul territorio della Diocesi. Per un giovane l’università è luogo di relazioni e di confronti, di sogni e di progetti, un’opportunità di incontro e di scambi. Un giovane all’università pone basi importanti per il suo futuro e quello della società. Nell’appuntamento – che si svolgerà nella forma del “dialogo”, con racconti e domande da parte dei giovani e risposte e commenti da parte dell’Arcivescovo – i temi affrontati verteranno intorno alla dimensione personale ed ecclesiale della fede: la fede come Traditio, la scelta che ciascun giovane è chiamato a compiere, le ragioni della fede, la fede come dono, il rapporto con lo studio e con l’ordinarietà della vita…
Le iscrizioni sono chiuse e i 600 posti esauriti. I gruppi iscritti dovranno ritirare i pass di accesso entro e non oltre martedì 22 gennaio presso il Servizio Giovani (via S. Antonio 5, Milano; lun-ven 8.30-13 e 14-17). I pass dovranno essere esibiti al servizio d’ordine all’ingresso dell’Aula Magna. Ma tutti i giovani della Diocesi sono invitati a seguire la serata da casa attraverso la diretta sul portale diocesano (www.chiesadimilano.it), su Telenova News (canale 664), Radio Marconi e Radio Mater, anche inviando domande che saranno raccolte e proposte in tempo reale al Cardinale.
Il secondo dialogo con l’Arcivescovo («Un confronto sulla dimensione testimoniale e relazionale della fede») si svolgerà giovedì 14 febbraio alle 20.45 all’Aeroporto di Malpensa. Grazie alla disponibilità della Sea, è stato possibile ampliare l’area a disposizione per l’incontro e quindi aumentare la capienza fino a mille posti a sedere. «Riteniamo perciò opportuno, per quanto riguarda il secondo incontro, estendere l’invito a tutti i giovani della Diocesi (e non soltanto a quelli delle zone II e IV), previa iscrizione presso la segreteria del Servizio Giovani, fino ad esaurimento posti», sottolineano monsignor Pierantonio Tremolada e don Maurizio Tremolada. Anche in questo caso è comunque prevista la diretta. Il tempo del dialogo della fede si concluderà con la celebrazione della Veglia in Traditione Symboli sabato 23 marzo, alle 20.45, nel Duomo di Milano. «Esprimiamo un ringraziamento sincero a tutti i presbiteri che operano nella Pastorale Giovanile – continuano il Vicario episcopale e il responsabile del Servizio – e a tutti coloro che condividono responsabilità educative a favore dei giovani: da molteplici segnali ricaviamo che il cammino proposto alla Diocesi per questo Anno della fede è stato preso molto sul serio, a conferma di quello spirito di sincera comunione ecclesiale che anima il nostro clero e tutti coloro, religiosi e laici, che operano in ambito pastorale».