Questa mattina, in una cerimonia nell’aula magna dell’Università Babes-Bolyai Cluj-Napoca in Transilvania (Romania), il cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano, ha ricevuto titolo di Doctor Honoris Causa.
Questa la motivazione dell’onorificenza: «Il conferimento di questa dignità onorifica è l’espressione dei contributi portati da Sua Eminenza all’approfondimento delle scienze teologiche, allo sviluppo della formazione teologica universitaria e alla grandezza della sua missione pastorale, nella quale il dialogo tra la religione e la cultura svolgono un ruolo essenziale. (…) È un grande onore per l’Università Babeş-Bolyai di Cluj-Napoca, in particolare per le quattro Facoltà di Teologia (cattolica romana, greco-cattolica, ortodossa e protestante), di accoglierla oggi tra i suoi dottori honoris causa, di rendere omaggio a una personalità religiosa e intellettuale che è riuscita a incidere le forme del mondo contemporaneo nelle sue strutture spirituali, educative, culturali e sociali». Una prima laudatio è stata pronunciata da monsignor Cristian Barta, preside della Facoltà di Teologia Greco cattolica; una seconda da monsignor Jozsef Marton , preside della Facoltá di Telogia Romano cattolica.
L’Arcivescovo ha ringraziato «dell’inatteso e molto gradito conferimento del Dottorato honoris causa», spiegando di essere legato alla Romania «soprattutto da vincoli accademici fin dai tempi del mio rettorato presso la Pontificia Università Lateranense». Il cardinale Scola ha poi tenuto una lectio magistralis sulla libertà religiosa a partire dal versetto Gv 8,32 “Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi” (in allegato nel box in alto a sinistra).
La giornata si era aperta con una Santa Messa presieduta dall’Arcivescovo nella chiesa romano-cattolica di San Michele (l’omelia in allegato nel box in alto a sinistra), al termine della quale il cardinale Scola ha incontrato i vescovi cattolici di rito greco e di rito latino della Romania: con loro ha parlato della situazione della Chiesa e dei cattolici nel Paese.
Prima del conferimento della laurea, invece, l’Arcivescovo ha avuto un incontro molto cordiale col professor Ioan-Aurel Pop, rettore magnifico dell’università, che gli ha presentato la grande realtà di questa prestigiosa istituzione. Fondata dai Gesuiti nel 1581, l’università di Cluj (città di 400 mila abitanti, un quarto dei quali studia o insegna all’ateneo) è la più antica della Romania. È l’unica università europea che ha tre lingue ufficiali di studio (romeno, ungherese e tedesco). Attualmente conta 50 mila studenti, 21 Facoltà (tra cui quattro teologiche: ortodossa, cattolica romana, greco- cattolica e protestante) e centinaia di specializzazioni, dalla laurea breve agli studi post universitari. Sono duemila gli studenti provenienti dall’estero, anche dall’Italia: l’università ospita sette centri culturali stranieri, compreso quello italiano.