Sirio 26-29 marzo 2024
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19 aprile

Scola: dalla Cattolica una formazione integrale
per realizzare la vita buona del Vangelo

Il messaggio dell’Arcivescovo di Milano, presidente dell’Istituto Toniolo di Studi Superiori, per la 91a Giornata per l’Università Cattolica

del cardinale Angelo SCOLA Arcivescovo di Milano

17 Aprile 2015

L’annuale Giornata dedicata all’Università Cattolica del Sacro Cuore costituisce un’importante occasione per riflettere sulla centralità dell’azione educativa nella missione della Chiesa. Nel decennio dedicato dalla Chiesa italiana ad affrontare la sfida educativa appare ancor più necessario valorizzare e sostenere quei luoghi e quelle istituzioni che, come l’Ateneo dei cattolici italiani, si dedicano con passione e competenza all’alta formazione culturale e professionale delle nuove generazioni.

Ma lo studio, anche il più qualificato, da solo non basta. Le più alte e vere aspirazioni che agitano il cuore dei giovani possono trovare risposta solo nell’incontro con Colui da cui discende ogni verità e grazia. È questo il fine ultimo di una istituzione accademica che attraverso una ricca e variegata offerta formativa – secondo lo spirito della Costituzione Ex corde Ecclesiae di cui ricorre il venticinquesimo –, accompagna i giovani ad acquisire le competenze utili ad affrontare un mondo globalizzato, ma soprattutto a sperimentare quella pienezza di vita a cui mira un’autentica formazione umana e cristiana.

L’Università Cattolica rappresenta oggi una delle risorse più qualificate e dinamiche, a servizio della Chiesa e del Paese, per aiutare i giovani ad avere una formazione integrale che renda concretamente possibile realizzare “la vita buona del vangelo”. Per questo è importante il sostegno affettivo ed effettivo, spirituale e materiale, delle comunità ecclesiali, parrocchie, aggregazioni ed enti. Sostegno che, anche grazie alla ricorrenza della Giornata nazionale, può essere rinnovato e rafforzato con il concorso di tutti.

L’Università Cattolica ha una grande missione da compiere, resa ancor più urgente dai gravi problemi del nostro tempo che si riflettono in particolare sulla vita e sul futuro dei giovani. Occorre ridare fiducia alle nuove generazioni che, come ha rivelato il Rapporto Giovani – l’indagine sulla condizione giovanile in Italia che l’Istituto Toniolo in collaborazione con l’Università Cattolica, il sostegno di Fondazione Cariplo e di Intesa Sanpaolo, sta promuovendo dal 2012 sui 18-29enni – non sono disimpegnate e passive, ma credono nella loro capacità di dare un futuro migliore alla Chiesa, all’Italia e all’Europa che verrà. I giovani chiedono, però, di non essere lasciati soli dalle istituzioni e dalla società, di non essere considerati periferici e marginali rispetto alle sfide del tempo presente. Essi sono pronti ad assumersi, con coraggio e senza timore, la responsabilità di formarsi come persone e professionisti. Non rifuggono il sacrificio e l’impegno, ma hanno bisogno di segnali forti di fiducia e di una società che sappia proporre loro valori, ideali e ragioni adeguate per cui spendersi.

Da queste considerazioni nasce il messaggio simbolicamente espresso dagli studenti e sintetizzato nel manifesto della Giornata Universitaria 2015: “Mi sto preparando per vivere in un Paese migliore. Iniziando da me”. Un messaggio che nasce dal tema della Giornata per l’Università Cattolica che viene celebrata in tutte le Chiese domenica 19 aprile sul tema “Giovani: periferie al centro”.

Perché è proprio rimettendoli al centro che i giovani potranno esprimere le loro potenzialità di cambiamento e innovazione. Un impegno che l’Università Cattolica si sente di rispecchiare in ogni sua espressione offrendosi come incubatrice di un’importante componente della realtà giovanile italiana da formare con la massima cura per dotare di nuove e competenti forze il tessuto socioeconomico e culturale del Paese.

Confidando nella collaborazione e nel concreto impegno delle comunità ecclesiali per rendere significativa la Giornata per l’Università Cattolica, affidiamo allo sguardo amorevole e premuroso di Maria e Giuseppe l’educazione dei giovani perché come Gesù crescano in «età, sapienza e grazia».