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9 novembre

Scola all’Assemblea generale
dei Superiori maggiori italiani

Ad Acireale l’Arcivescovo terrà una relazione sul tema “La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana. Dibattito e prospettive sinodali” e presiederà la concelebrazione conclusiva

6 Novembre 2012

“La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana. Dibattito e prospettive sinodali” è il tema della relazione che il cardinale Angelo Scola terrà venerdì 9 novembre alla 52a Assemblea generale della Conferenza Italiana Superiori Maggiori, in corso ad Acireale (Catania), sul tema “Tempo di nuova evangelizzazione: responsabilità dei Religiosi”. Sarà l’ultima relazione in programma, dopo la quale l’Arcivescovo di Milano presiederà la concelebrazione conclusiva.

All’Assemblea partecipano 150 Ministri Provinciali, in rappresentanza dei 130 Istituti che fanno parte della Conferenza, sorta a Roma nel 1957. Il tema è stato scelto non solo in sintonia con il cammino ecclesiale, ma anche per contribuire al dibattito su un evento (la trasmissione della fede) che investe uno degli ambiti originari e irrinunciabili della Vita consacrata nel presente e nel passato della Chiesa italiana. Nel corso dell’Assemblea, inoltre, verrà eletto il nuovo presidente, che succederà al salesiano don Alberto Lorenzelli, chiamato dal Rettore Maggiore del suo Istituto alla guida della Rettoria cilena.

Oltre al cardinale Scola, all’Assemblea intervengono i cardinali Paolo Romeo, arcivescovo di Palermo, e João Braz de Aviz, Prefetto della Civcsva, e i vescovi monsignor Antonio Raspanti, arcivescovo di Acireale, monsignor Calogero Peri, vescovo di Caltagirone, monsignor Salvatore Cristina, vescovo di Catania, monsignor Adriano Bernardini, nunzio apostolico in Italia, e quattro Ministri Generali (Salesiani, Paolini, Dehoniani e Cappuccini). Presente anche Marco Tarquinio, direttore di Avvenire.

Un programma ricco, adatto per ricordare il contributo dato dalla Vita consacrata all’evangelizzazione di ieri e per chiedere a oratori e partecipanti quale apporto essa possa e debba dare alla “nuova evangelizzazione”, in particolare nel campo dell’educazione, della sanità, della cura pastorale, soprattutto verso i poveri e le persone più bisognose di aiuto spirituale e materiale.