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Coronavirus

Sanificazione degli ambienti ecclesiastici: attenzione ai materiali delicati

Il Ministero per i Beni e le attività culturali mette in guardia chi cura l'igiene delle chiese. L’allarme è stato rilanciato in una nota della Conferenza episcopale italiana destinata a quanti hanno responsabilità sul patrimonio storico e artistico. Bronzo, pigmenti, materiali lapidei potrebbero essere danneggiati dal sodio ipoclorito della candeggina

24 Aprile 2020
Pulizia straordinaria nelle chiese a causa della Pandemia del Covid-19 Corona Virus.
Ph:Cristian Gennari/Siciliani

Il Ministero per i Beni e le attività culturali mette in guardia chi cura l’igiene delle chiese dal rischio di danneggiamento che potrebbe verificarsi su alcune tipologie di materiali in seguito all’utilizzo di prodotti contenenti candeggina, sodio ipoclorito, che, in questo particolare momento di grande allarme, potrebbero essere utilizzati al fine di sanificare gli ambienti. Tali alterazioni potrebbero verificarsi, ad esempio, sul bronzo, sui pigmenti (come l’azzurrite), come anche sui materiali lapidei.

Anche l’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della Conferenza episcopale italiana, naturalmente, raccomanda la massima attenzione nel trattare le superfici e gli oggetti da pulire e invita a sanificare con prodotti che siano idonei al diverso tipo di materiale.

Le Soprintendenze sono disponibili per ogni collaborazione in merito ai fini della tutela.

L’Istituto centrale per la patologia degli archivi e del libro ha elaborato alcune linee guida per le operazioni di sanificazione e disinfezione degli ambienti di Archivi e Biblioteche e per la gestione delle loro collezioni, al fine di contenere il rischio di contagio da Coronavirus.

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