Accogliendo le indicazioni dell’Arcivescovo contenute nella lettera pastorale Alla scoperta del Dio vicino, i presbiteri, i religiosi, i diaconi in questi mesi si incontrano con il cardinale Angelo Scola per riflettere insieme sul tema “La fede dei ministri ordinati e le sue tentazioni”. Dopo Milano (Zona pastorale I), Venegono (Zona II, Varese), Eupilio (Zona III, Lecco), Rho (Zona IV, Rho), Seveso (Zona V, Monza), sono in programma altri due incontri del clero con l’Arcivescovo: martedì 15 gennaio a San Donato Milanese per la Zona VI (Melegnano) e venerdì 8 febbraio a Cologno Monzese per la Zona VII (Sesto San Giovanni).
L’appuntamento di martedì 15, dalle 9.30 alle 12.30, a San Donato Milanese, sarà presso il salone dell’oratorio in piazza della Pieve. Dopo la recita dell’Ora Media e una breve introduzione del vicario episcopale monsignor Franco Carnevali, si porranno inizialmente in dialogo con l’Arcivescovo un sacerdote impegnato nella pastorale giovanile, un parroco, un responsabile di comunità pastorale; seguiranno gli interventi liberi.
La libertà religiosa, la vera laicità, le relazioni fraterne tra presbiteri, l’iniziazione cristiana, l’importanza dell’oratorio e dell’attività sportiva, sono stati tra i temi toccati nel dialogo con l’Arcivescovo durante l’incontro del 13 dicembre scorso a Rho per la Zona pastorale IV. Il vicario episcopale monsignor Gian Paolo Citterio nel suo intervento di saluto ha sottolineato alcune attenzioni, a partire dal richiamo della lettera pastorale nell’Anno della fede, a presbiteri, diaconi e consacrati a prendersi cura della propria fede. «C’è, in noi, molta sete di spiritualità e un desiderio di ritorno alle sorgenti che alimentino il lavoro quotidiano e diano significato ai vari ruoli e servizi – ha riconosciuto monsignor Citterio -. A questo riguardo, durante l’anno pastorale, per tutti noi della Zona IV sono proposte quattro mattinate di ritiro spirituale, a Rho, sulla fede del prete, tenute da monsignor Renato Corti. Due si sono già svolte, con una buona e intensa partecipazione. C’è anche un bisogno, un desiderio e un’esigenza enormi – ha aggiunto – di purificare le relazioni tra noi, nella comunione fraterna, pur nella distinzione dei servizi, delle età, delle competenze, delle appartenenze e dei ruoli. Cerchiamo di portare avanti questo lavoro nell’ambito dei nove decanati»
Il 18 dicembre scorso si è tenuto presso il Seminario di Seveso l’incontro della Zona V (Monza-Brianza) con l’Arcivescovo, con una corale partecipazione del clero. La presenza ha superato le aspettative. Inoltre le domande che sono state poste al cardinale Angelo Scola hanno spaziato su tutto l’orizzonte della vita del prete: l’esperienza personale di fede, l’obbedienza, la vita pastorale, le relazioni, ma anche la fatica della gestione delle tante strutture materiali, e i temi sociali e politici. L’Arcivescovo ha risposto alle domande riportando ogni volta l’attenzione al centro e al fondamento di tutto: Gesù Cristo, rivelatore del Mistero di Dio e dell’uomo. «Ci ha anche ricordato – aggiunge il vicario episcopale monsignor Patrizio Garascia – che la riforma della Chiesa (e la nuova evangelizzazione) o sarà riforma della fede o non sarà. Dunque è chiesta la conversione di ciascuno. La tentazione che tutti corriamo è di concentrarsi sull’organizzazione e sulle cose da fare, certamente buone, ma che possono anche svuotare la vita di un prete. Il Cardinale ci ha allora raccomandato di non perdere mai di vista che la pastorale è partecipazione all’azione salvifica di Cristo. Riguardo ai temi sociali e politici – continua – l’Arcivescovo ha spronato a un lavoro pedagogico e culturale con la nostra gente e i giovani perché si approprino di una visione cristiana completa, facendo leva su due parole che sono sulla bocca di tutti e che sono fondamentali per il Vangelo di Gesù: felicità e libertà».