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Agesci

Riflettere sul tempo nell’educare

Per gli scout è importante non dimenticare che la fede è dono da cercare e coltivare

di Anna BOCCARDI e Andrea BONDURRI responsabili Agesci Zona Milano

1 Ottobre 2012

«Credo, aiutami nella mia incredulità» è l’invocazione, richiamata in diverse occasioni dal cardinale Scola, che guida il cammino della Chiesa ambrosiana in questo Anno della fede. Nell’apparente contraddizione richiama il desiderio e insieme la fatica che ogni credente vive, in modo particolarmente forte in ogni giovane. «Avere l’umiltà di rimetterci alla scuola di Gesù e di domandarci che cos’è la fede» è urgente per ogni educatore, per non dimenticare che la fede è dono da cercare e coltivare, per testimoniare che Gesù è via, verità e vita, per riconoscere e accogliere con gratitudine e speranza il compito di educare alla vita buona del Vangelo.

L’Arcivescovo indica come uno dei quattro ambiti che richiedono una particolare cura pastorale quello dei giovani. Come associazione che si mette al servizio dell’educazione di bambini, ragazzi e giovani attraverso una proposta educativa che vede i giovani come autentici protagonisti della loro crescita, noi Capi di Agesci (Associazione guide e scouts cattolici italiani) ci sentiamo rinforzati e richiamati nel nostro cammino dall’invito a testimoniare «una sequela fiduciosa e amorosa del Signore perché il giovane maturi in responsabilità e nella disponibilità a vivere – e far crescere – le qualità personali come doni da condividere».

A Milano abbiamo avviato una riflessione sul tempo in educazione, per aiutare gli educatori nell’ascoltare e stimolare nei bambini e nei ragazzi la ricerca del senso delle proprie azioni e la ricerca di una dimensione vocazionale della vita. Vogliamo vivere l’invito della Lettera pastorale a «concentrarsi sull’essenziale» e a «preferire il silenzio più che la moltiplicazione di parole» scoprendo e ri-scoprendo luoghi “di spiritualità” della città che siano una “casa” per i gruppi e per i singoli, un punto di riferimento cui tornare per un più intenso momento di preghiera e silenzio, così necessario nella vita di giovani e adulti milanesi. L’Anno della fede è occasione propizia per una particolare cura nelle tradizionali occasioni di preghiera che raccolgono tutti gli educatori scout durante i tempi di Avvento e Quaresima. Cominceremo il 29 novembre con la Veglia di Avvento, in cui per prepararci al Natale inizieremo a riflettere sul «dono della fede».