«La tradizione ambrosiana non ha mai conosciuto il mercoledì delle Ceneri, ma ha sempre rigorosamente dato avvio al periodo quaresimale con la domenica che introduce la Quaresima, appunto, in capite quadragesimae», dice monsignor Claudio Magnoli, responsabile del Servizio per la Pastorale Liturgica della Diocesi. E appunto nella prima domenica di Quaresima, 22 febbraio, il cardinale Scola, in Duomo alle 17.30, presiederà la Celebrazione eucaristica col Rito dell’Imposizione delle Ceneri. Ceneri che, simbolicamente, indicano la penitenza, richiamando la caducità della vita terrena – «Cenere siete e cenere ritornerete» – e la necessità, dunque, di una convinta conversione, secondo quel “credere al Vangelo” pronunciato nella breve formula che accompagna l’Imposizione.
E se pure, nella «nostra Chiesa tale Rito non abbia mai avuto l’importanza che ha assunto nell’ordinamento romano, con la riforma del Concilio si è voluto comunque dare una maggiore forza al momento, suggerendo che venga compiuto di lunedì all’interno di una Celebrazione appositamente pensata. Si è tuttavia permessa anche l’eventualità che, al termine delle Liturgie della I domenica di Quaresima, vengano imposte le Ceneri – continua monsignor Magnoli-. È importante che i fedeli riconoscano in questo breve Rito la scelta di una via di penitenza con cui vivere i giorni verso Pasqua. Non a caso, unitamente al gesto delle Ceneri si chiede anche il digiuno o un’attenzione particolare alla condivisione del bisogno. Ovviamente, come ogni aspetto della liturgia, le “Ceneri” non sono un semplice atto della tradizione, ma l’emblema vivo dell’appartenenza al popolo di Dio».