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Fom

Più di 700 animatori ai corsi di Capizzone

Conclusa l’esperienza formativa articolata in sei turni al Soggiorno Don Bosco: ragazzi tra i 16 e i 17 anni coinvolti in giornate frenetiche e ora pronti a trasmettere ad altri quanto hanno ricevuto

di Mario PISCHETOLA

23 Giugno 2013

Si salutano con le lacrime agli occhi i “corsisti” di Capizzone, dopo appena tre giorni di convivenza e di condivisione del percorso formativo che si conferma come il “polmone” degli Oratori estivi ambrosiani.

Termina oggi l’ultimo turno del Corso residenziale per animatori di oratorio organizzato dalla Fondazione Oratori Milanesi (Fom), presso il Soggiorno Don Bosco a Capizzone, Comune della Valle Imagna nel bergamasco. Una trasferta che ha coinvolto più di 700 animatori in sei turni (a cui si associano i 120 partecipanti al corso residenziale, realizzato in collaborazione con il Pime, a Villa Grugana, e i seicento incontrati nei corsi full immersion di maggio). La formula del corso Fom a Capizzone è ormai consolidata, anche se a ogni edizione viene arricchita da nuove proposte e nuove modalità di presentazione del tema dell’estate in oratorio, grazie al lavoro degli educatori della Fom, tutti volontari, che nei mesi precedenti l’inizio dei turni impostano le diverse attività e poi si alternano lungo i venti giorni di corsi a condividere con i ragazzi un’esperienza dall’ampio tessuto relazionale e comunitario.

Il ritmo, dall’arrivo del primo giorno alle 9 fino alle 18 del terzo, è incalzante e ininterrotto e si sviluppa inglobando anche alcune attività serali: suddivisione in squadre, reciproca conoscenza, preghiera, gioco, tempi di ascolto e di formazione, laboratori, canti e balli e momenti di spiritualità intensi in cui si intrecciano la testimonianza, il colloquio personale, l’incontro con il sacerdote, la confessione, ma anche l’adorazione eucaristica, la confessione e la celebrazione dell’Eucaristia. Da un paio d’anni sono presenti anche le Suore salesiane (Fma), una per turno a dare un segno gioioso di consacrazione.

I partecipanti hanno 16 o 17 anni e sono stati scelti nelle parrocchie fra quanti avrebbero potuto trasmettere agli altri non solo le tecniche di animazione o lo spirito del tema dell’oratorio estivo “Every body”, ma anche l’entusiasmo di una esperienza certamente capace di contagiare e di lasciare il segno (sono state oltre 250 le comunità che hanno inviato i loro ragazzi al corso). Un quaderno, custodito gelosamente negli uffici della Fom a Milano, riporta i pensieri di questi adolescenti, raccolti nei momenti di preghiera a Capizzone. Tutti hanno un denominatore comune: la gratitudine che scaturisce in una nuova consapevolezza e apertura al servizio e in una riscoperta di una fede gioiosa, da trasmettere soprattutto ai più piccoli.