Con l’arrivo della Pasqua, pur mantenendo lo stato di animazione permanente che segna l’impegno di sviluppare la dimensione della festa nella vita dei ragazzi e delle loro famiglie, le attività degli oratori si orientano decisamente verso la preparazione dell’Oratorio estivo. La prima tappa fondamentale si terrà nella mattinata di sabato 14 aprile, dalle 8.30, con la presentazione ai responsabili e ai coordinatori degli oratori estivi della proposta della Fondazione Oratori Milanesi (Fom) per l’Estate 2012. L’incontro si terrà presso la sede del Pime in via Mosé Bianchi 94 a Milano.
Il titolo dell’Oratorio estivo di quest’anno è “PassParTù – Di’ soltanto una parola”. Lo slogan riprende, ridisegnandolo, il concetto del passepartout come chiave di accesso universale che apre numerose porte. Il cardine della proposta della Fom è la scoperta del significato delle parole umane che porta con sé l’orientamento per l’agire delle persone dentro le innumerevoli situazioni della vita. Andare al fondo del senso delle parole può aiutare i ragazzi a usarle con coerenza e a costruire per sé e per gli altri un lessico nuovo, dove ogni verbo – e ogni azione conseguente – si confrontano con lo stile del Vangelo.
«Alle migliaia di ragazzi che affolleranno gli oratori nella prossima estate – spiega don Samuele Marelli, direttore della Fom – chiederemo di non fermarsi superficialmente all’uso delle parole, così come lo si impara talvolta dai mass media, ma di confrontarlo con l’uso e il significato scritto nel Vangelo e messo in pratica dal Signore Gesù. È Lui che ha restituito alle parole degli uomini la loro verità».
Ogni parola, se è vera, è efficace e interviene sulla vita delle persone, costruendo legami solidi in cui viene riconosciuto il valore dell’altro e quindi del “tu”. “PassParTù” è una parola riscritta e ricomposta per indicare ai ragazzi il passaggio che dall’“io” arriva all’incontro con il “tu” attraverso il “per”, cioè grazie all’offerta del proprio agire per abbattere la solitudine e l’egoismo.
Il tema dell’Oratorio estivo, che di primo acchito può risultare difficile per i ragazzi, si sviluppa per ogni giornata in attività manuali ed espressive, in giochi, in animazione a tema, in storie costruite su misura e soprattutto nella preghiera quotidiana semplice e diretta, che parte dal considerare un brano evangelico per svelare il significato di singole parole.
«La novità di quest’anno – continua don Marelli – consiste nel lasciare che ogni oratorio possa costruire in autonomia il suo percorso attraverso la scelta di una parola al giorno su un ventaglio di venticinque parole chiave. Ogni giornata sarà dedicata alla scoperta di una singola parola fra quelle proposte. Per ogni verbo sono previsti giochi, attività, racconti, preghiere che svelano lo stile nuovo con cui quella singola parola può essere messa in pratica». Il sottotitolo “Di’ soltanto una parola” è tratto dall’Icona evangelica di Matteo 8, 5-10.13 che dà unitarietà a tutta la proposta.