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Dopo le ordinazioni

Per i preti novelli
l’emozione della Prima Messa

Grandi festeggiamenti prima fuori dal Duomo e poi nelle rispettive parrocchie per i presbiteri ordinati dall’Arcivescovo sabato 7 giugno in Cattedrale (in allegato cronache, testi, immagini e filmati). Parlano alcuni di loro

di Ylenia SPINELLI

10 Giugno 2014

Se il giorno delle ordinazioni in Duomo rappresenta un momento solenne per i preti novelli, quello della Prima Messa nella propria parrocchia di origine è sicuramente una grande festa che coinvolge tutta la comunità.

È stato così per Matteo Cascio (parrocchia dei Santi Pietro e Paolo di Buto Arsizio), che ha condiviso la festa col compaesano, nonché compagno d’ordinazione, Riccardo Bottan. «Senza saperlo siamo entrati in Seminario insieme e insieme abbiamo condiviso il percorso di discernimento – racconta Cascio -. Per questo ho trovato molto evangelico, domenica scorsa,  festeggiare “a due a due” nella nostra parrocchia: è stato un vero momento di Chiesa!».

A dire la verità i festeggiamenti sono iniziati già sabato mattina, fuori dall’Arcivescovado. Qui don Matteo e don Riccardo sono stati accolti dall’abbraccio e dai sorrisi gioiosi degli amici, dei parenti e di tanti parrocchiani. «Come tradizione, ci hanno fatti volare in cielo, segno che con l’ordinazione siamo lanciati verso nuove avventure, ma sempre con qualcuno che ci sostiene», racconta Cascio. Poi, domenica mattina, i due preti novelli hanno celebrato la loro Prima Messa con altri venti sacerdoti che hanno segnato il loro cammino di formazione. «La chiesa era davvero stracolma – ricorda don Cascio -. Persone unite in un clima di preghiera e gioia condivisa; noi stessi, nella semplicità della celebrazione, abbiamo gustato ogni momento, emozionandoci più volte. Poi tutti in oratorio per il pranzo con la comunità».

Domenica, sempre a Busto Arsizio, si è festeggiato anche nella parrocchia di San Giovanni Battista, dove ha celebrato la Prima Messa Francesco Solinas. «In realtà tutta Busto era in festa – precisa Solinas -, anche per l’ordinazione di Emanuele Pozzi, della parrocchia di Sant’Anna, e di Andrea Isidoro, della parrocchia dei Santi Pietro e Paolo nella frazione di Sacconago».

La prima grande sorpresa don Solinas l’ha avuta domenica mattina al risveglio, quando gli amici sono entrati in casa vestiti da chierichetti, con tanto di turibolo e navicella, per una colazione in allegria. Poi, alle 10.30, la Prima Messa, cui ha partecipato anche don Alberto Lolli, che in questi anni ha accompagnato Solinas nel suo cammino verso il sacerdozio. «Nell’omelia don Alberto ha ricordato come il ministero sacerdotale, a partire dal dono di Pentecoste, continuerà in me – spiega don Solinas – e che come uomo potrò anche sbagliare, ma come prete sono chiamato a portare il mio esempio di sequela del Signore». Anche per don Francesco i festeggiamenti sono proseguiti fino a sera, col recital sulla Creazione che i ragazzi di terza media gli hanno dedicato.

Proprio con l’intento di “fare Chiesa”, i cinque preti novelli, con altri due compagni di ordinazione che svolgeranno i loro primi anni di ministero a Busto, domani sera celebreranno insieme una Messa per i giovani presso la parrocchia centrale di San Giovanni Battista.

Nel vero senso della parola è invece stata una “festa col botto” quella che la comunità di S. Lorenzo a Castello di Brianza (Lecco) ha organizzato per Simone Maggioni: domenica sera, infatti, in cielo sono esplosi i fuochi d’artificio. Del resto erano 48 anni che la parrocchia non aveva la gioia di un prete novello. «Il momento più intenso l’ho vissuto nella cerimonia di sabato in Duomo – ricorda don Simone -, quando, durante le litanie dei Santi, ci si prostra a terra: è stato il mio atto di consegna al Signore, nonostante tutti i miei limiti, e ciò mi ha dato serenità».

Arrivato a casa, don Maggioni è stato accolto dalla comunità nella piazza del paese, ha recitato una preghiera sulle tombe dei due ex parroci all’origine della sua vocazione e ha concluso la giornata in oratorio, dove i giovani avevano preparato uno spettacolo sulla sua storia. La domenica, poi, la banda con le majorettes ha accompagnato il novello prete in chiesa per la Prima Messa. «La sorpresa più bella – ha detto don Simone – è stata vedere seduti sulle panche i miei ex colleghi e i miei ex alunni della scuola media di Cogliate, dove ho insegnato Religione».