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il cardinale Scola e i Vescovi di Lombardia

“Papa Francesco ci provoca
a un rinnovamento di stile e linguaggio. L’Enciclica ci orienta
in questo tempo di crisi”

Decisa la partecipazione a Expo 2015 delle chiese lombarde:mons. De Scalzi il coordinatore

5 Luglio 2013

Si sono conclusi oggi, sabato 6 luglio, presso Villa Cagnola di Gazzada (Va) i lavori della Conferenza Episcopale Lombarda – iniziati giovedì 4 luglio – presieduti dal metropolita il cardinale Angelo Scola, Arcivescovo di Milano.

L’Enciclica ci orienta in questo tempo di crisi

I Vescovi delle diocesi di Lombardia hanno accolto con gratitudine la pubblicazione dell’Enciclica di Papa Francesco, Lumen Fidei, che offre indicazioni autorevoli, incoraggianti e incisive sulla necessità di una rinnovata esperienza di fede nelle comunità cristiane.
La luce della fede è offerta ad ogni uomo perché possa affrontare il quotidiano della sua esistenza, le sue gioie i suoi dolori, i suoi desideri e i suoi compiti avendo in Cristo Gesù Dio vicino. In tal modo la speranza e l’amore diventano affidabili. Nel cuore dell’anno della fede l’Enciclica, resa oggetto di preghiera, meditazione e scambio, tra cristiani, uomini delle religioni e di ogni convinzione, sarà un fattore di orientamento nel travaglio legato al passaggio di epoca e di sostegno in questo perdurante tempo di crisi. I Vescovi lombardi, rinnovando l’impegno delle proprie Diocesi a sostegno dell’occupazione e di chi ha perso l’impiego, invitano in modo particolare i giovani, così provati dall’assenza di lavoro, a trovare coraggio e creatività nella luce della fede.
Motivo di gratitudine e di gioia è stata anche la notizia della prossima canonizzazione del beato Papa Giovanni XXIII e del beato Papa Giovanni Paolo II e il riconoscimento delle virtù eroiche di Giuseppe Lazzati.

Papa Francesco ci provoca a un rinnovamento di stile e linguaggio

Durante la sessione della Conferenza Episcopale Lombarda è stato dedicato ampio spazio al confronto per una lettura della vita e della missione della comunità cristiana in Lombardia, definita da Papa Benedetto XVI “cuore credente dell’Europa”. La situazione si presenta come una sfida, nel constatare che i cattolici sono in Lombardia una maggioranza che vive nella condizione di minoranza culturale.
I Vescovi sentono la responsabilità di raccogliere la sfida per rinnovare la missione della Chiesa nello stile evangelico della testimonianza e guardano ai gesti e alle parole di Papa Francesco come a indicazioni che provocano un rinnovamento di stile e di linguaggio. La testimonianza è un modo di essere presente nella vita dell’attuale società plurale senza la pretesa dell’egemonia, ma con la responsabilità di offrire le ragioni della speranza cristiana, annunciando Gesù come colui che porta a compimento la vocazione di ciascuno alla pienezza di vita e di felicità.
La testimonianza è offerta dal proporsi della comunità ecclesiale che abita il mondo con simpatia, desiderio di incontro, premurosa attenzione a ciascuno e in questo abitare il mondo ne interpreta con parola profetica il destino ultimo e insieme offre il suo contributo per ogni singolo aspetto della vita.
Di questa testimonianza si fa carico la comunità cristiana nel suo complesso: è quindi necessario che i Vescovi, in Lombardia e in genere in Italia, si facciano carico di un discernimento, elaborato con franchezza di confronto e scioltezza di procedure, che interpreta, incoraggia, orienta il cammino della fede di tutta la comunità.
Al tempo stesso è necessario promuovere la responsabilità dei laici affinché sappiano essere in ogni ambito presenza propositiva, incisiva, capace di dialogo e di un cammino condiviso con tutti, disponibili ad affrontare le problematiche del tempo presente per rendere più serena, solidale, fiduciosa la vita di ciascuno. Il confronto sul tema si è concluso con la decisione di condividere queste riflessioni e orientamenti con i Vescovi italiani e i fedeli lombardi.

L’attenzione alla vita dei sacerdoti

I Vescovi di Lombardia hanno espresso nuova attenzione alla vita dei sacerdoti, condividendo il desiderio di offrire indicazioni per forme rinnovate di ministero e di vita personale, che favoriscano la comunione nel presbiterio anche nella condivisione delle fatiche, la limpidezza della testimonianza data in semplicità, povertà e letizia.

La partecipazione a Expo delle chiese lombarde. De Scalzi coordinatore

La Conferenza episcopale lombarda ha preso inoltre in considerazione il prossimo evento Expo 2015 come occasione per offrire una interpretazione cristiana del tema “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”. Allo scopo ha deciso di far nascere un gruppo di lavoro con rappresentanti di tutte le diocesi lombarde sotto la guida di monsignor Erminio De Scalzi, vicario episcopale per i grandi eventi della Diocesi di Milano, nominato in questa sede coordinatore per la presenza in Expo delle chiese di Lombardia.
Compito di questo gruppo di lavoro è l’elaborazione di proposte per preparare e partecipare a Expo 2015, coordinare le iniziative dei diversi soggetti ecclesiali che parteciperanno all’evento, predisporre modalità di accoglienza per i visitatori così che si possa offrire loro la possibilità di conoscere e apprezzare la storia di fede, la tradizione di carità e di arte che caratterizzano Milano e la Lombardia.