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Terrorismo

Papa Francesco: attentati in Francia,
“non ci sono giustificazioni per queste cose”

La furia terroristica di matrice islamista ha colpito drammaticamente Parigi. Il Santo Padre sta seguendo con costernazione queste terribili notizie invitando alla preghiera per le vittime, i feriti e l'intero popolo francese

14 Novembre 2015

“Sono commosso e addolorato. Non capisco ma queste cose sono difficili da capire, fatte da essere umani. Per questo sono commosso, addolorato e prego. Sono tanto vicino al popolo francese tanto amato, sono vicino ai familiari delle vittime e prego per tutti loro”. Lo ha detto Papa Francesco a Tv2000 in una telefonata trasmessa oggi durante uno speciale a cura del Tg2000 sui recenti attentati terroristici di Parigi. “Non ci sono giustificazioni per queste cose”, ha aggiunto riferendosi alla terza guerra mondiale a pezzi. Nessuna giustificazione “religiosa e umana” perché “questo non è umano”: “Per questo sono vicino a tutta la Francia che le voglio tanto bene”.

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Mons. Pontier (presidente vescovi), «il male non avrà l’ultima parola»

«Profondo dolore davanti a questa violenza estrema che ha tolto la vita a tante persone e ferite tante altre». Ad esprimerlo a nome di tutti i vescovi francesi è monsignor Georges Pontier, presidente della Conferenza episcopale. «I miei pensieri e le mie preghiere – scrive mons. Pontier in un comunicato – vanno alle vittime, ai loro familiari, alle forze dell’ordine, agli operatori sanitari e ai nostri governanti sui quali pesa una responsabilità pensatissima. In queste ore difficili, noi riponiamo in loro la nostra fiducia. Invito i cattolici di Francia, in particolare questa domenica, a essere, con la loro preghiera, le loro parole e i loro gesti, artigiani di pace, di unità e testimoni della Speranza. Lo sappiamo, il male non avrà l’ultima parola».

 

Card. Vingt-Trois: «Parrocchie si attengano alle misure di prudenza»

L’arcivescovo di Parigi, cardinale André Vingt-Trois, ha diffuso questa mattina un messaggio alla città per invitare la comunità cattolica a unirsi in preghiera al lutto cittadino e per chiedere alle parrocchie di attenersi rigorosamente alle misure di sicurezza indicate dalle autorità.
Domenica sera, alle 18.30, l’arcivescovo presiederà una messa a Notre-Dame per “le vittime di questa notte e i loro cari e per il nostro Paese”. Alle 18.15 le campane della cattedrale suoneranno a lutto. «La nostra città di Parigi, il nostro Paese – scrive l’arcivescovo -, sono stati colpiti ieri sera con una efferatezza e una intensità senza precedenti. Dopo gli attacchi di gennaio, dopo l’attacco questa settimana a Beirut e molti altri nel corso dei mesi passati, tra cui in Nigeria e in altri Paesi africani, il nostro Paese conosce di nuovo il dolore del lutto e deve affrontare la barbarie propagata da gruppi di fanatici. Questa mattina prego e invito i cattolici di Parigi a pregare per coloro che sono stati uccisi e per le loro famiglie, per i feriti e per le forze dell’ordine, per i nostri governanti e per il nostro Paese affinché ci rinsaldiamo nell’unità e scenda la pace nei nostri cuori. Chiedo alle parrocchie di Parigi di conformarsi strettamente alle misure di prudenza dettate dalle autorità pubbliche. Chiedo loro di fare di questa giornata e di quella di domani (domenica) giornate di lutto e preghiera”. Anche il cardinale Vingt-Trois invita alla “moderazione”. “Nessuno si lasci andare al panico o all’odio”. “Di fronte alla violenza degli uomini, possiamo ricevere la grazia di un cuore fermo e senza odio».