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21 aprile

Paolo VI, un uomo di fede e di cultura

Alle 15 un seminario presso l’Università cattolica di Milano approfondirà la figura di Giovanni Battista Montini sul rapporto tra Chiesa e cultura, comunità cristiana e accademia. Organizzato da Fuci, e dal Centro pastorale dell’ateneo, in collaborazione con Meic, Azione cattolica ambrosiana e Arcidiocesi di Milano. Al dibattito interverranno quattro docenti: Piero Viotto, Angelo Maffeis, Angelo Bianchi e la fucina Rita Pilotti

di Maddalena BURELLI

10 Aprile 2015

Martedì 21 aprile alle 15, presso l’Università cattolica di Milano (sala Negri da Oleggio), si terrà un seminario dedicato alla figura di Giovanni Battista Montini dal titolo «“Io do a voi la lampada della mia fede”. Paolo VI: Chiesa, cultura e università». L’evento è stato organizzato dalla Fuci e dal Centro pastorale dell’ateneo in collaborazione con il Meic, l’Azione cattolica ambrosiana e l’Arcidiocesi di Milano, uniti dal desiderio di riflettere sul rapporto tra Chiesa e cultura, tra comunità cristiana e comunità accademica nel solco tracciato da Montini, a pochi mesi dalla sua beatificazione (19 ottobre 2014) e in occasione della nuova edizione di Montini «Coscienza universitaria. Note per gli studenti» (Edizioni Studium).

Il luogo scelto non è indifferente, ma quanto mai significativo per l’idea che Montini, prima come assistente nazionale della Fuci, poi come Arcivescovo di Milano e infine come Pontefice, aveva di università e per l’importanza che egli attribuiva all’Università cattolica. Già nel 1919, prima della fondazione dell’ateneo milanese (1921), in occasione del Convegno della Fuci a Montecassino, il futuro Papa ebbe modo di affermare che «per i diritti della nostra anima di giovani universitari, ieri tenaci e ferrei difensori della Patria, ci sia presto concesso di raccoglierci in una grande Università cattolica». E poi ancora, nel 1971, in una lettera all’allora rettore dell’Università cattolica, Giuseppe Lazzati, Paolo VI scrisse: «L’Università cattolica è una necessaria istanza della Chiesa che vive nel mondo e a servizio del mondo».

Il titolo del seminario è tratto dall’omelia tenuta il 18 gennaio 1955, in occasione della prima visita di Montini come Arcivescovo di Milano all’Università cattolica, e il cui messaggio ci insegna che è alla soglia delle aule universitarie che avviene l’incontro delle due «lampade», quella della fede e quella della ragione. È qui che lo studio e il ricercare vengono illuminati e guidati dalla fede. L’una e l’altra «lampada» non si contrappongono e per Montini il pensiero umano non è di ostacolo all’incontro con Dio; egli anzi ebbe a cuore l’animazione di un’azione pastorale che suturasse la «rottura tra Vangelo e cultura» (Evangelii Nuntiandi n. 20).

Dopo i saluti del rettore, Franco Anelli, e di monsignor Claudio Giuliodori, assistente generale dell’Università cattolica, a parlare della figura di Montini nel Novecento, della ricomposizione della frattura tra Vangelo e cultura, dell’eredità del suo pensiero nella cultura e nell’università saranno quattro docenti: Piero Viotto, professore emerito di Pedagogia; don Angelo Maffeis, professore di Teologia e presidente dell’Istituto Paolo VI di Brescia; Angelo Bianchi, professore di Storia moderna e preside della Facoltà di Lettere e filosofia in Cattolica; Rita Pilotti, presidente nazionale della Fuci.