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20 giugno

«Morire di speranza», preghiera ecumenica

Nella Giornata mondiale del rifugiato, in memoria di quanti hanno perso la vita nei viaggi verso l'Europa, alle 18 nella Basilica di San Vittore al Corpo di Milano (diretta Fb)

16 Giugno 2021

In occasione della Giornata mondiale del Rifugiato, la Comunità di Sant’Egidio, la Chiesa Evangelica Valdese e Genti di Pace promuovono “Morire di Speranza”, una veglia ecumenica di preghiera per ricordare tutti coloro che hanno perso la vita nei viaggi della speranza verso l’Europa. Perché la loro memoria non vada perduta. Perché non accada più.

«Issa, Tambassa, Fode, Alassane…». Durante la preghiera saranno letti i nomi e le storie di quanti hanno intrapreso questo viaggio e sono morti nel tentativo di raggiungere il nostro continente. Un’invocazione perché nasca una cultura di accoglienza, e cessino le morti nel Mediterraneo.

La preghiera “Morire di Speranza” si tiene a Milano domenica 20 giugno alle 18 presso la chiesa di San Vittore (via San Vittore 25, M2 Sant’Ambrogio). Presiede la preghiera don Alberto Vitali, responsabile della Pastorale dei migranti dell’Arcidiocesi di Milano. All’incontro aderiscono Acli Milano, Chiesa Anglicana, Chiesa Evangelica Battista, Chiesa Ortodossa d’Etiopia, Chiesa Ortodossa Romena, Chiesa Ortodossa Russa. L’iniziativa ha l’appoggio inoltre della campagna “Io accolgo”. Prenderanno parte alla preghiera anche diversi profughi accolti in questi anni a Milano, molti dei quali frequentano le Scuole di Lingua e Cultura Italiana della Comunità di Sant’Egidio e che ricorderanno i loro compagni morti nei viaggi.

Si calcola che siano oltre 43.390 persone morte, senza contare i dispersi, dal 1990 a oggi, nel mare Mediterraneo o nelle altre rotte, via terra, dell’immigrazione verso l’Europa. Un conteggio drammatico, che si è ulteriormente aggravato nell’ultimo anno: sono infatti 4071 le persone che, da giugno 2020 a oggi, hanno perso la vita nel Mediterraneo e lungo le vie di terra nel tentativo di raggiungere il nostro continente, soprattutto dalla Libia attraverso la rotta del Mediterraneo centrale.

Sarà un momento di celebrazione comune per lanciare un appello unanime: fermare l’ecatombe dei migranti in viaggio, attraverso l’attivazione da parte dei governi nazionali e dell’Ue di vie d’accesso legali e sicure, come quella dei Corridoi Umanitari. In questa direzione è una buona notizia il recente accordo tra Governo italiano, Sant’Egidio e Federazione delle Chiese evangeliche per permettere a 500 profughi dalla Libia di arrivare in sicurezza in Italia attraverso i corridoi umanitari, con il coinvolgimento dell’Unhcr. Questa è la strada da seguire, per il nostro Paese e gli altri Stati europei. Sinora sono arrivate in Europa oltre 3.700 persone con i corridoi umanitari promossi da Sant’Egidio.

Sarà possibile seguire la diretta sulla pagina Facebook Sant’Egidio Milano.

Info: santegidio.milano@gmail.com